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Gianluigi Donnarumma (portiere del Manchester City) | Getty Images
È possibile rischiare di rimanere senza squadra essendo il miglior portiere al mondo e il capitano della nazionale italiana? La risposta è sì, o almeno così risponderebbe Donnarumma, ex portierone del Milan. È esattamente ciò che ha vissuto Gigio verso la fine dell'estate, quando il PSG lo ha messo alla porta senza rinnovargli il contratto e ha comprato Chevalier per sostituirlo. Sembra vero che nel calcio ci sia poco spazio per la riconoscenza: Donnarumma ha contribuito enormemente alla vittoria della prima Champions League nella storia dei parigini.
Per fortuna Donnarumma ci ha messo poco per voltare subito pagina, trovando una nuova squadra (ne ha parlato di recente in quest'intervista). Una volta che Luis Enrique lo ha cacciato, Guardiola ha subito messo gli occhi su di lui e lo ha ingaggiato durante gli ultimi giorni di calciomercato. Con di mezzo la sosta per le nazionali, Pep ha potuto abbracciare il suo nuovo estremo difensore solo negli ultimi giorni.
Tanto è bastato, a quanto pare, per affidargli i pali del City. Nel derby di Manchester contro i rivali cittadini dello United, Donnarumma è partito da titolare e, finora (si è appena concluso il primo tempo), sta mantenendo la porta inviolata. Trafford, colui che ha protetto i pali dei 'Citizens' nelle ultime uscite, è invece seduto in panchina. È iniziata ufficialmente l'avventura inglese di Gigio. Una curiosità? È il primo giocatore italiano ad essere allenato da Guardiola. A suo modo, si tratta di un primato.
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