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Cesare, padre di Paolo: il 5 febbraio 1932 cominciava la dinastia dei Maldini

Cesare Maldini, il 5 febbraio 1932 nasceva la leggenda rossonera

Esattamente 89 anni fa cominciava a Trieste la leggendaria dinastia dei Maldini: oggi Cesare avrebbe compiuto gli anni. Il nostro ricordo

Alessio Roccio

Cesare, padre di Paolo: il 5 febbraio 1932 cominciava la dinastia dei Maldini

"Il 5 febbraio non può essere una data banale per il mondo rossonero. In casa Milan ogni quinto giorno del secondo mese dell'anno si celebra il ricordo della nascita di Cesare Maldini, uno dei capostipiti della ultracentenaria storia milanista. Nato a Trieste nel 1932, Cesare muove i primi passi nella squadra della città, la Triestina, prima di approdare al Milan nel 1954, a 22 anni. Voluto fortemente dal tecnico ungherese Bela Guttman (sì, quello della celebre maledizione lanciata al Benfica), Cesare veste la maglia del Milan fino al 1966, per un totale di 412 presenze e 3 reti all'attivo, indossando anche quella fascia da capitano che trent'anni dopo passerà sul braccio del figlio Paolo.

"In questi 12 anni di militanza rossonera, Cesare alza al cielo 4 scudetti. Il primo alla stagione d'esordio, 1954-55: è il Milan di Nordahl, Schiaffino e Liedholm. Il secondo nel '56-'57 con Gipo Viani in panchina, il terzo nel '58-'59 con in squadra un'altra leggenda come José Altafini e infine, l'ultimo, nell'annata '61-'62 quando alla guida dei rossoneri c'era il grande Nereo Rocco.

"In campo europeo non mancano le soddisfazioni. Dopo la sconfitta in finale di Coppa Campioni nel 1958, sconfitta 3-2 ai supplementari contro il Real Madrid, Cesare Maldini riesce a vincere la più prestigiosa delle competizioni europee nel 1963. Il Milan affronta in finale il fortissimo Benfica di Eusebio, campione in carica da ben due edizioni consecutive. Il club rossonero si impone 2-1 grazie alla doppietta di Altafini. E' il Milan di Rocco, del giovane Rivera, di Trapattoni e di Cesare Maldini capitano. Sarà lui, infatti, il primo calciatore italiano ad alzare al cielo la tanto desiderata Coppa dei Campioni.

"Terminata la carriera da calciatore al Torino, nel 1967 Cesare comincia la sua lunga carriera da allenatore. Torna al Milan dove tra il '67 e il '74 svolge il ruolo di collaboratore tecnico, di vice allenatore e di allenatore. Lasciato il Milan, Cesare va ad allenare prima a Foggia, poi a Terni ed infine a Parma, per poi cominciare un lungo percorso con la Nazionale. Dal 1980 al 1986 svolge il ruolo di vice di Enzo Bearzot. Nei 10 anni successivi viene scelto come Ct dell'U21 dove riesce nell'impresa di vincere gli Europei in ben tre occasioni consecutive. Nel 1996 viene promosso alla guida della nazionale maggiore, dove prende il posto di Arrigo Sacchi. Simbolico come la sua Nazionale, eliminata ai quarti di finale dei Mondiali dalla Francia ai calci di rigore, avesse come capitano il figlio di Cesare, Paolo Maldini.

"Lasciata la Nazionale azzurra, Cesare torna al Milan dove assunse il ruolo di capo e coordinatore degli osservatori. Nel 2001, assieme a Mauro Tassotti, torna a sedersi sulla panchina rossonera per sostituire l'esonerato Alberto Zaccheroni. In soli tre mesi quel Milan riuscì nella straordinaria impresa di vincere la stracittadina contro l'Inter 6-0, in quel famoso derby dell'11 maggio ancora oggi oggetto di scherno nei confronti dei cugini nerazzurri.

"Con lui la dinastia dei Maldini è nata, segnando indelebilmente la storia del calcio italiano. Proseguita gloriosamente col figlio Paolo, la speranza di tutti i tifosi rossoneri è che un giorno anche Daniel Maldini (classe 2002) possa ricalcare le orme del padre e del nonno, che oggi avrebbe spento 89 candeline.

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