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Borghi: “Leao? Non lo vedo come un numero 9 allegriano”

Redazione PM
Stefano Borghi, giornalista di 'Sky Sport', ha parlato dell'adattamento a prima punta di Rafael Leao nel Milan di Massimiliano Allegri all'interno di un video sul suo canale YouTube

In ottica Milan, il grande argomento degli ultimi giorni è l'adattamento di Rafael Leao nel ruolo di numero 9. Nel 3-5-2 di Allegri, infatti, non c'è più spazio per un'ala sinistra d'attacco, la posizione preferita e la 'comfort zone' di Leao. Il portoghese è diventato un grande giocatore in quella posizione sotto la guida di Stefano Pioli in rossonero. Ora, lo aspetta un cambio di ruolo, come è stato preannunciato durante tutto il precampionato. Se nelle amichevoli estive aveva fatto bene in quella posizione, molti dubbi sono emersi guardando le prestazioni del numero 10 contro il Napoli e, soprattutto, contro la Juventus. Stefano Borghi - telecronista di 'Sky Sport' - ha esaminato alcuni di questi dubbi all'interno di un video sul suo canale YouTube. Il messaggio risulta chiaro: tutto dipenderà dalla disponibilità e dalla mentalità di Leao. Di seguito, si riportano le sue parole.

Leao numero 9? Il parere di Borghi

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Le sue parole: "Leao numero 9 qualche dubbio viene, anche se per lui è un ritorno all'antica perché nel momento in cui Leao arrivò al Milan io dissi che vedevo in lui un' evoluzione da numero 9. Non ho cambiato idea ma sono passati anni e, il lavoro fatto negli anni, lo hanno portato a essere devastante sulla fascia. Nel mondiale under 21 giocava numero 9, era mobile, si scambiava la posizione. Lui giocava li anche nel Lille, che permise di mettersi in mostra. Fece bene, fece 8 gol in campionato da subentrato".

E ancora: "Allegri lo vede, io sinceramente non più, non lo vedo come un 9 allegriano perché gli manca il venire indietro e proporsi come approdo per uscire quando la squadra si difende in blocco basso, avere palla addosso e dialogare e lavorare per la squadra. Però al contrario, lui può essere un elastico fantastico per attaccare la profondità. Io sono d'accordissimo con ciò che ha detto Allgeri anche indirettamente ovvero che il destino di Leao non sarà dalla sua posizione in campo ma dalla disponibilità che lui darà ad entrare in un sistema che sta girando bene. Se Leao assume questa mentalità di squadra che va alla riscossa, che ha voglia di superarsi, allora Leao può essere determinante, perché ha dei mezzi indiscutibili".