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TORINO-MILAN

Sacchi: “Milan da Scudetto”. Ma con una postilla: “Un attaccante serve come il pane”

Sacchi: 'Milan, puoi giocarti lo Scudetto fino in fondo. Se arrivasse un attaccante ...'
Arrigo Sacchi, ex allenatore rossonero dal 1987 al 1991 e, successivamente, nel 1997, ha commentato Torino-Milan 2-3 - 'Monday Night' della 14^ giornata della Serie A 2025-2026, sulle colonne de 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Le parole
Daniele Triolo Redattore 

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan per quattro stagioni dal 1987 al 1991 e, successivamente, nel 1997, ha commentato il successo ottenuto in rimonta (2-3) dai rossoneri di Massimiliano Allegri in casa del Torino di Marco Baroni, in un editoriale scritto per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Per Sacchi, con Napoli e Inter, "bisogna tenere in seria considerazione il Diavolo quando si fanno pronostici per lo Scudetto".

Torino-Milan 2-3, le parole di Sacchi sulla 'rosea'

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Per Sacchi, infatti, il fatto che il Milan non abbia impegni internazionali e che non debba neanche più pensare alla Coppa Italia, potendosi dedicare quindi interamente al campionato, "non è un dettaglio, ma un punto a favore dei rossoneri che, rispetto alle rivali, possono arrivare più freschi in primavera, cioè nel periodo in cui si decide tutto". Per il 'Profeta di Fusignano', "adesso i giocatori del Milan sanno che cosa devono fare e come devono farlo, sanno soffrire e cercano di muoversi come un blocco unico".


A volte brillanti, a volte meno, certo. Ma hanno l'idea che indica la strada da seguire. "Va dato merito ad Allegri di aver saputo, in pochi mesi, costruire un progetto, dando motivazioni all’intero ambiente", il commento di Sacchi. Per il quale il Milan visto nei primi 20' contro il Torino ha vissuto "una specie di incubo". Poi, l'episodio che ha cambia tutto. "Il gol di Adrien Rabiot ha tenuto i rossoneri dentro la gara, ha acceso la speranza e nell’intervallo, una volta riordinate le idee (che erano parecchio confuse), ha costruito un piccolo capolavoro".

"Napoli e Inter farebbero bene a non sottovalutare il Diavolo"

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Senza più Rafael Leão, uscito per infortunio e con un Christopher Nkunku tutt'altro che utile alla causa, è stato Christian Pulisic, secondo l'ex tecnico del Milan, a dare "energia, fantasia e concretezza sotto porta". Con i suoi due gol e, ha aggiunto Sacchi, con la forza del carattere e della determinazione, con la rabbia e, soprattutto, con la volontà il Diavolo si è preso il successo e la vetta della classifica". Non è tutto rose e fiori: per l'allenatore romagnolo il Milan ha molto da lavorare ancora, ma, ha spiegato, "sono sicuro che Allegri, allenatore esperto e bravissimo nel correggere gli errori in corsa, saprà trovare i giusti rimedi".

La chiosa di Sacchi nel day after di Torino-Milan con una riflessione. "Logico ora chiedersi dove possa arrivare questo Milan. Come ho detto in precedenza, i rossoneri si possono giocare il titolo fino in fondo. Se poi, al mercato di gennaio, verrà acquistato un attaccante, che a questa squadra serve come il pane, allora si possono aprire orizzonti limpidi. Il Napoli e l’Inter, che considero le più attrezzate per vincere lo Scudetto, faranno bene a non sottovalutare la crescita di questo Milan. Non mi sorprenderei se, a primavera, ci trovassimo con il Milan davanti a tutti e le altre che si dannano l’anima nell’inseguimento".