L'inizio di stagione del Milan ha visto succedere di tutto: un avvio pieno di gol, tre partite a reti inviolate, un 4-3 rocambolesco, un nuovo giovane scoperto e un capitano infortunato. Una delle chiavi per interpretare questo inizio è l'utilizzo dei dati relativi alla velocità dei giocatori in campo. Nel complesso, comunque, l'avvio del Milan è positivo: i rossoneri sono sorprendentemente terzi, con Chievo Verona, Lazio e Roma. Il "problema", però, è che spesso il Milan ha dato l'impressione di giocare a ritmi molto lenti. La Gazzetta dello Sport, perciò, ha deciso di confrontare il report della Lega sui dati degli sprint, ovvero i chilometri percorsi ad alta velocità: il Milan ha una media di 6,63 chilometri ad alta velocità a partita, il dato più basso della Serie A. Il Napoli è primo con 8,93, poi Empoli, Crotone e Genoa. Come si può ben notare, comunque, sprintare di più non significa vincere di più. La Juventus, per esempio, è quartultima. Ciò che colpisce è il distacco tra il Milan e le avversarie: Udinese e Pescara, terzultima e penultima, sono lontane... un chilometro! A 7,61 e 7,81.
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Tartaruga Milan, chi va piano va sano e va lontano
Il Milan è le squadre che corre e sprinta di meno in assoluto in Serie A. Ritmo lento durante le partite. È un limite o un falso problema?
Il dibattito diventa allora interessante: il Milan corre poco? Sì, è ultimo anche nei dati dei chilometri percorsi in totale, dove primo è il Chievo. Domenica ci sarà lo scontro diretto e il particolare è curioso. Può essere un problema per Vincenzo Montella? Chi lo sa, ma di certo il Milan non ha tanti giocatori portati allo sprint. Forse solo Juraj Kucka e M'Baye Niang, mentre gli altri giocatori come Giacomo Bonaventura e Suso sono più propensi a giocare nello stretto. I dai, comunque, vanno guardati insieme alla tattica. Montella è un allenatore di possesso e a inizio stagione ha scelto un atteggiamento prudente: non aggredisce gli avversari, il che ha portato risultati e non aiuta a sommare chilometraggio. Il Milan ha il dato più basso del campionato anche come baricentro medio, a conferma di quanto detto in precedenza. I rossoneri, comunque, non sono preoccupati. I dati che lo staff di Montella ritiene importanti e interessanti sono le accelerazioni, i momenti in cui un calciatore non va ad alta velocità perché parte da fermo, e le decelerazioni. Questi due momenti non sono calcolati nel conto della Lega e in questi dati il Milan è perfettamente in linea con le altre squadre. Montella, inoltre, chiede alla squadra di salire in blocco, di stare vicini, stretti. Insomma, una tattica che di certo non favorisce gli allunghi.
Tra i vari dati, qualche curiosità: le avversarie che ha incontrato finora il Milan hanno corso in media 7,75 chilometri ad alta intensità, possibile indizio di partite a basso ritmo. Milan-Sassuolo, sorprendentemente, è stato il match a ritmi più bassi per il Milan: solo 5,73 chilometri in sprint. Il top, invece, era stato raggiunto poco prima, a Firenze. Dando uno sguardo ai singoli, l'unico giocatore entrato nella top 3 delle ultime partite per velocità di scatto è Carlos Bacca.
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