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Stadio San Siro, i venditori ambulanti protestano: chiesto l’intervento di Sala

Emiliano Guadagnoli
Emiliano Guadagnoli Redattore 
Stadio San Siro, continua la protesta dei venditori ambulanti che circondano l'impianto da anni. Le ultime novità da Il Giorno-Milano

Stadio San Siro, continua la protesta dei venditori ambulanti che circondano l'impianto da anni. Secondo Il Giorno-Milan, ci sarebbe una crescente tensione tra  l’associazione che riunisce paninari e venditori di merchandising con la M-I Stadio, la società controllata da Milan e Inter che gestisce il Meazza e l’area limitrofa durante gli eventi, comprese le partite di calcio. La società M-I Stadio, si legge, ha inviato una bozza di nuovo accordo a Luigi Leanza, presidente del Consorzio operatori Stadio Milano: la bozza proporrebbe agli ambulanti di restare nell’area fino al 30 giugno 2030, ma a condizioni diverse da quelle del contratto scaduto lo scorso 31 luglio. Tra l'altro, si legge, il contratto non sarebbe modificabile, quindi un prendere o lasciare.

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Il Giorno riporta il commento di Leanza: «È un pugno in faccia gratuito da parte di M-I Stadio. La società ci propone di essere presenti nell’area solo con banchi per alimenti, non più anche con banchi con il merchandising autorizzato di Inter e Milan. Ancora non c’è nessun atto che attesti la cessione dell’area alle due società. Dunque non è cambiato nulla rispetto al precedente contratto contratto scaduto il 31 luglio. Perché allora M-I Stadio pretende di escludere le aziende di merchandising?». Ovviamente, in caso di cessione, la situazione cambierebbe, e i primi a saperlo sono proprio gli ambulanti: «Se Milan e Inter vorranno delle attività di vendita vicino al nuovo impianto immagino che istituiranno dei bandi per individuarle».

Gli ambulanti avrebbero chiesto l’intervento del sindaco di Milano Giuseppe Sala.