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"Nel suo intervento al Festival dello Sport a Trento, Zinedine Zidane ha avuto parole bellissime per il Milan che ho allenato io". L'ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi ha scritto un lungo pezzo di ringraziamento proprio per l'ex centrocampista francese. "E ha aggiunto che quella, per lui, è stata «una squadra di riferimento»", scrive così l'ex tecnico a 'La Gazzetta dello Sport'. Sacchi continua: "Lo ringrazio dei complimenti a nome di tutto quel gruppo fantastico che, da Fusignano, mi ha portato sul tetto del mondo. Che ancora oggi ci sia memoria di quel Milan, di quello che facemmo in Italia e in Europa, e di quanto divertimmo il pubblico, a quasi quarant’anni di distanza, è per me un motivo di orgoglio. Significa che il nostro lavoro e i nostri successi hanno superato la prova del tempo".
Sacchi continua con il suo pezzo: "Un po’ mi dispiace, lo confesso, che quella lezione non sia stata presa a modello qui in Italia. Si è preferito liquidare l’argomento dicendo che quel Milan vinceva perché c’erano grandi campioni, e chiuso il discorso. Alla base di tutto c’era il gioco che questi campioni sapevano interpretare alla perfezione".
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Poi l'ex allenatore del Milan confessa su Zidane: "Perché non immaginarlo sulla panchina della Juve? Sarebbe un tocco di romanticismo che, nel calcio contemporaneo, a volte manca. Pensaci, Zizou. E continua a guardare le partite del mio Milan: quella è la strada del successo".
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