Tra le idee alternative che i rossoneri hanno, la più viva porterebbe a Motta, reduce dall'esperienza deludente alla Juventus culminata con l'esonero. Si tratterebbe di un 'cavallo di ritorno'. Motta, infatti, piaceva al Milan già l'anno passato, come sostituto di Stefano Pioli, alla luce della fantastica stagione con il Bologna.
Outsider Mancini, complicato pensare a Sarri
—Sull'italiano brasiliano classe 1982, però, la Juve si era mossa con grande anticipo e i rossoneri ripiegarono altrove. Ora, però, per 'La Gazzetta dello Sport', Milan e Motta potrebbero cercare di rilanciarsi insieme. Non sarebbe la prima volta. E non va dimenticato poi che di questi tempi, un anno fa, Motta era un nome molto apprezzato in Italia e in Europa.
Tra gli outsider, per il Milan, c'è anche Roberto Mancini. Non è una prima scelta, ma ha un palmarès di livello. Complicato pensare a Maurizio Sarri, i cui rapporti con Tare si sono decisamente raffreddati nel corso della convivenza alla Lazio, o ad allenatori promettenti, ma ancora molto giovani, come Francesco Farioli. Così come ha poco peso l’opzione di una nuova scommessa da cercare all’estero, dopo Paulo Fonseca e Sérgio Conceição.
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