Luka Modric, centrocampista croato classe 1985, ci ha messo davvero poco a prendersi il Milan. D'altronde, cosa ci si poteva aspettare da un fuoriclasse come lui? L'analisi del 'CorSport' sull'impatto dell'ex Real Madrid nel mondo rossonero
Secondo il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola, l'esultanza - liberatoria - di Luka Modric al termine di Milan-Napoli 2-1 dell'ultimo weekend di campionato è diventata l'immagine della squadra di Massimiliano Allegri che, grazie a questi tre punti, ha agganciato lo stesso Napoli e la Roma a quota 12 in vetta alla classifica di Serie A.
Modric è stato tra i migliori in campo del Milan. Non si è mai risparmiato, ha rincorso qualunque avversario, ha pressato a tutto campo e non si è mai arreso. Nonostante abbia 40 anni, è ancora un top player di caratura mondiale. Non è soltanto prezioso in fase di impostazione o di manovra, bensì anche in difesa.
Milan, Modric super: i 40 anni non si sentono proprio
—
Il suo avvio di esperienza in Serie A con il Milan è da dominatore puro. Modric, infatti, ha ricordato il 'CorSport', è primo in classifica nelle statistiche più importanti nel ruolo di regista. Per passaggi riusciti, circa 300, per passaggi riusciti nella metà campo avversaria (169), così come per i possessi guadagnati (31) e i palloni intercettati (10). Insomma, fa la differenza.
In ogni partita, il numero 14 rossonero dimostra sempre qualcosa in più. Contro il Bologna ha deciso il match con il gol-vittoria; contro il Napoli ha schermato qualsiasi linea di passaggio nella sua zona. Ha preso per mano il Milan, quando è rimasto in dieci uomini per l'espulsione di Pervis Estupiñán, conducendolo di fatto verso la vittoria.