MILAN-VENEZIA
Il Milan vince e convince. Contro il Venezia arriva un 4-0 dopo una prima mezzora all'insegna del gol. Tante le reazioni del giorno dopo. Luigi Garlando, noto giornalista, ha scritto il lungo pezzo di commento e analisi della partita per 'La Gazzetta dello Sport'. Tanti spunti: da un pericolo da evitare a Leao e Theo Hernandez. Ecco il suo parere.
"L’allegria del risultato, i progressi del gioco e gli applausi di San Siro sono stati il congedo ideale per il Diavolo. Il Milan non dovrà commettere l’errore di dare troppo peso a una partita che in realtà non è mai cominciata, data l’inconsistenza dei veneti che al 29’ erano già sotto di 4 gol. Dall’esultanza scomposta di Fonseca, a braccia alzate, s’intuisce quanta tensione avesse in corpo il tecnico".
"Theo e Leao hanno aggredito la partita come piranha e, come visto, l’hanno ferita a morte in meno di 2’. Un’azione in tandem piena di rabbia, come ha dimostrato Hernandez puntando il dito sulla testa dell’amico Rafa per invocare applausi. Questo devono fare: bruciare rabbia al servizio della squadra e continuare a fare i fenomeni anche quando non ci sarà da dimostrare qualcosa a qualcuno. Soltanto per dovere professionale. Leao, sostituito mentre cercava il gol, sembrava indispettito e veniva rasserenato dai compagni. Il bell’abbraccio con Fonseca ha sanato tutto. Serenità a bordo, pare". LEGGI ANCHE: Milan, Leao-Theo Hernandez: finalmente! L'atteggiamento è quello che conta
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