Alexis Saelemaekers, centrocampista belga classe 1999, è tornato in questa stagione al Milan dopo due stagioni in prestito a Bologna e Roma ed è diventato subito un intoccabile nella fila del Diavolo di Massimiliano Allegri
Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha dedicato un focus ad Alexis Saelemaekers, classe 1999, centrocampista belga che ha fatto ritorno al Milan dopo due stagioni trascorse in prestito, al Bologna prima e alla Roma poi. Giunto in rossonero nel gennaio 2020 dall'Anderlecht, Saelemaekers ha faticato a imporsi nella sua prima esperienza al Milan: nell'anno dello Scudetto si giocava il posto a destra con Junior Messias e i tifosi invocavano sempre chi non era in campo al momento.
Milan, che svolta per Saelemaekers
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Poi, per lui, è arrivata la svolta: un anno a Bologna con Thiago Motta, un altro a Roma con Claudio Ranieri e Saelemaekers è migliorato, evoluto. È tornato al Milan cresciuto e pronto per essere un titolare della squadra 19 volte Campione d'Italia e 7 volte Campione d'Europa. Lo stesso Saelemaekers, in un'intervista rilasciata ieri a 'Milan TV', ha confermato come le due annate lontano da Milanello, a conti fatti, gli hanno fatto bene.
«Quando sono andato via mi sono messo in discussione. So che il Milan è tra i migliori club al mondo: andare via per un'altra squadra significava che qualcosa non fosse andata bene. Ringrazio Bologna e Roma che mi hanno aiutato a crescere come persona e calciatore. Ho la fortuna di tornare qui nel posto in cui mi sento a casa. Ci sono stati tutti gli elementi, con il mister e il gruppo, per sentirmi bene. Oggi posso dimostrarlo sul campo. Due anni difficili lontano da casa, ma sono cresciuto dentro e fuori dal campo», le parole di Alexis.
Nel 3-5-2 di Allegri è perfetto come 'quinto'
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E oggi il tecnico rossonero Massimiliano Allegri non può fare a meno di lui. Saelemaekers è imprescindibile nel Diavolo del 3-5-2, perché ha un ruolo che ne esalta le caratteristiche: attacca quando c'è da attaccare, difende quando c'è da difendere. Il quinto di destra di centrocampo è lo slot in cui il numero 56 preferisce giocare: «In questo modo avevo mosso i miei primi passi in Belgio, è un ruolo che mi piace tanto. Posso attaccare e difendere, mi sento utile per la squadra e questa è una cosa bella, come la fiducia che mi dà il mister, che mi dà libertà anche di andare a centrocampo e muovermi tra le linee», ha spiegato il belga a 'Milan TV'.