Milan-Roma 1-0, così Allegri nel post-partita di 'San Siro'
—L'allenatore livornese, le cui dichiarazioni sono state riportate - tra i quotidiani sportivi oggi in edicola - anche da 'La Gazzetta dello Sport', ha poi proseguito così. «Dobbiamo migliorare in autostima e convinzione, senza esaltarci. E in esperienza: in questo periodo abbiamo avuto assenze importanti che hanno portato giocatori giovani e con poche partite a 'San Siro' a giocare qui con continuità: penso a Davide Bartesaghi o Koni De Winter».
Ancora Allegri su Milan-Roma: «Abbiamo creato tanto e sofferto poco. Rafa Leão e Christopher Nkunku hanno fatto bene, la squadra va sistemata in base alle caratteristiche degli attaccanti. Bravo Rafa e bene anche Nkunku, è piccolino ma di testa ne ha prese tante. Anche senza centravanti, è importante sapere riempire l’area e lo stesso Youssouf Fofana poteva segnare». Allegri si è poi abbandonato al ricordo di Giovanni Galeone, il suo mentore, morto ieri all'età di 84 anni.
"I principi della fase difensiva li ho imparati tutti da Galeone"
—«Per me è una giornata triste, al “mister” ero legato professionalmente e umanamente, un rapporto che durava da 35 anni. Al mio arrivo a Pescara, nel 1991, mi disse che il trequartista non potevo farlo, se volevo giocare dovevo farlo da mezzala. Da lì è iniziata la mia modesta carriera da giocatore. Non si riteneva un allenatore ma un insegnante di calcio e qualche insegnamento l’ho fatto mio: i principi della fase difensiva l’ho imparati tutti da lui».
Chiosa proprio con il Milan che, ancora una volta, non ha preso gol. Grazie anche alla parata di Mike Maignan sul calcio di rigore di Paulo Dybala all'82'. «Del rendimento e del sorriso di Maignan va dato merito a Claudio Filippi che lo allena, è il più bravo preparatore in circolazione. La società ha fatto il resto convincendolo a rimanere», la chiosa del tecnico toscano.
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