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Milan, Ordine: “Galliani mai vantò sui media proteste o telefonate”

Redazione PM
Dopo Milan-Bologna, l'AD del Milan Giorgio Furlani ha protestato telefonicamente contro gli arbitri per il rigore revocato ai rossoneri verso la fine del match. Ecco il commento di Ordine sulle pagine del Corriere dello Sport

Milan-Bologna ha rappresentato una buona prova di forza dei rossoneri. Gli uomini di Massimiliano Allegri hanno riportato la prima vittoria in casa della Serie A. Una buona notizia, dopo il brutto esordio contro la Cremonese. Solo l'infortunio di Maignan e l'espulsione nel finale di Allegri hanno lievemente macchiato la serata.

L'allenatore è stato allontanato dal campo a causa di alcune proteste all'indirizzo del quarto uomo in seguito alla decisione di VAR e arbitro di revocare un rigore chiaro in favore dei rossoneri. Dopo la partita, Giorgio Furlani (amministratore delegato rossonero) ha protestato ufficialmente tramite delle telefonate per il cattivo operato di Fabbri (che era al VAR) e Marcenaro (direttore di gara). L'AD del Milan lo ha reso noto pubblicamente. Tale gestione non è piaciuta particolarmente a Franco Ordine. Il noto giornalista sportivo ha commentato la circostanza sulle pagine del 'Corriere dello Sport'. Di seguito, si riportano le sue parole.

Il commento di Ordine sulla protesta di Furlani

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Le parole di Ordine: "L’altra chiave di lettura è esterna: esprimere apprezzamento per l’intervento effettuato da Gravina significa rendere palese che il numero uno del calcio italiano ha raccolto e condiviso la protesta ufficiale del club. In altri tempi, magari proprio durante quelli scanditi dalla presenza di Galliani al comando del Milan berlusconiano, sicuramente non mancarono né le proteste e nemmeno qualche dolente telefonata. Mai però l’ex ad milanista se ne vantò sui media perché l’effetto sarebbe diventato un mezzo autogol. Come insegnano gli esperti del mestiere: si fa ma non si dice".