Quanto speso per lui, improvvisamente e tutto sull'unghia, dal club rossonero che in estate dichiarava di cercare una prima punta di peso, non giustifica ad oggi tale investimento. Il 'CorSport' ha sottolineato come la stagione sia ancora molto lunga e che il numero 18 rossonero ha tutto il tempo per ribaltare qualsiasi giudizio parziale. Però, alla sosta Nazionali di novembre, Nkunku ci arriva con questo desolante 'score': un gol (in Coppa Italia contro il Lecce) e un assist (sabato in Serie A a Parma) in 313' disputati nell'arco di 8 presenze complessive.
Attenuanti ci sono, ma la stagione non aspetta
—Male, molto male per il Milan che - tra l'altro - al rendimento brutto di Nkunku somma quello similare di Santiago Giménez. Le attenuanti, per il francese, ci sono tutte. È arrivato a Milanello negli ultimi giorni del mercato estivo, fuori condizione per non essersi mai allenato con la Prima Squadra del Chelsea dopo aver disputato il Mondiale per Club. Quindi, dopo aver iniziato a trovare minuti in campo, si è fatto male in Nazionale.
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La stagione, però, non aspetta nessuno. E le opportunità non gli sono mancate: 45' a Bergamo contro l'Atalanta, poi titolare a 'San Siro' contro la Roma e sabato al 'Tardini' di Parma. Sussulti? Zero. Solo il suggerimento per il gol di Alexis Saelemaekers. Per il resto, non ha inciso. La dirigenza, per il quotidiano capitolino, si aspettava di più da lui, così come Allegri sperava che - concedendogli fiducia - avrebbe preso confidenza con i compagni e acquisito fiducia. Invece, Nkunku continua ad essere un oggetto misterioso. L'auspicio è che la convocazione con la Francia possa restituirlo al Milan maggiormente motivato e, magari, ritrovato.
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