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Milan, la lunga e tortuosa strada verso Tare. Chi può portare in panchina?

Daniele Triolo Redattore 
Igli Tare è a un passo dal diventare direttore sportivo del Milan. Un nome sul taccuino dei rossoneri già da mesi ma concretizzatosi solo ora

Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola ha ricordato come, finalmente, si intraveda la luce in fondo al tunnel del 'casting' per il direttore sportivo del Milan: tutto lascia pensare che sarà Igli Tare. Parte, dunque, la rivoluzione rossonera dopo un'annata disastrosa, terminata con la mancata qualificazione a tutte le coppe europee, con la sconfitta in finale di Coppa Italia e con il Milan Futuro retrocesso in Serie D dopo un investimento da 15 milioni di euro.

Milan, Tare direttore sportivo dopo tre mesi di gioco dell'oca

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Il Milan, ha ironizzato il 'CorSera', sulla questione del DS è uscito dal conclave. "Ci hanno messo meno i cardinali a scegliere il nuovo Papa rispetto ai manager del Diavolo a sfogliare la margherita". Anche perché, per arrivare a scegliere Tare, abbiamo assistito ad un gioco dell'oca infinito. È durato più di tre mesi tra colloqui, telefonate, vertici su tre fusi orari diversi (Milano, Londra, New York), per poi tornare al punto di partenza.

Ovvero, Tare, manager che ha lavorato 15 anni nella Lazio di Claudio Lotito e che Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimović avevano scelto già a febbraio. Da allora, poi, è passata tanta acqua sotto i ponti e molti dirigenti hanno avuto contatti con il Milan o sono stati messi nella lista del 'casting'. Andrea Berta (poi andato all’Arsenal), Fabio Paratici (naufragato per la vicenda della squalifica), Tony D’Amico (trattenuto dalla famiglia Percassi all'Atalanta, anche nelle ultime ore). E poi Cristiano Giuntoli, Giovanni Manna, Lee Congerton.

La nomina ridimensionerà la contestazione annunciata in Milan-Monza?

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Tutte ipotesi che poi hanno ricondotto a Tare, che Furlani aveva incontrato nella Capitale ad aprile. Nelle ultime ore, ha scritto il quotidiano generalista, ripresi i contatti per un accordo che si preannuncia su base triennale. "La sensazione è che il club abbia accelerato la definizione dell’intesa anche per cercare di ridimensionare la contestazione annunciata per la gara contro il Monza di sabato", ha sottolineato ancora il 'Corriere della Sera'.


Chi potrebbe portare, poi, Tare come nuovo allenatore? Precipitano le quotazioni di Maurizio Sarri, che sarebbe arrivato in tandem con D'Amico: ci sono rapporti tesi tra i due dai tempi della Lazio. Tutti gli indizi ora conducono a Vincenzo Italiano del Bologna, a cui però il club rossoblu ha offerto il rinnovo. Per il 'CorSera', a Milano c’è cauto ottimismo su Italiano: del resto l’alternativa è Massimiliano Allegri che ha già un accordo verbale con il Napoli di Aurelio De Laurentiis, deciso a cautelarsi in caso di addio di Antonio Conte, in odore di ritorno alla Juventus.