Ovvero, Tare, manager che ha lavorato 15 anni nella Lazio di Claudio Lotito e che Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimović avevano scelto già a febbraio. Da allora, poi, è passata tanta acqua sotto i ponti e molti dirigenti hanno avuto contatti con il Milan o sono stati messi nella lista del 'casting'. Andrea Berta (poi andato all’Arsenal), Fabio Paratici (naufragato per la vicenda della squalifica), Tony D’Amico (trattenuto dalla famiglia Percassi all'Atalanta, anche nelle ultime ore). E poi Cristiano Giuntoli, Giovanni Manna, Lee Congerton.
La nomina ridimensionerà la contestazione annunciata in Milan-Monza?
—Tutte ipotesi che poi hanno ricondotto a Tare, che Furlani aveva incontrato nella Capitale ad aprile. Nelle ultime ore, ha scritto il quotidiano generalista, ripresi i contatti per un accordo che si preannuncia su base triennale. "La sensazione è che il club abbia accelerato la definizione dell’intesa anche per cercare di ridimensionare la contestazione annunciata per la gara contro il Monza di sabato", ha sottolineato ancora il 'Corriere della Sera'.
Chi potrebbe portare, poi, Tare come nuovo allenatore? Precipitano le quotazioni di Maurizio Sarri, che sarebbe arrivato in tandem con D'Amico: ci sono rapporti tesi tra i due dai tempi della Lazio. Tutti gli indizi ora conducono a Vincenzo Italiano del Bologna, a cui però il club rossoblu ha offerto il rinnovo. Per il 'CorSera', a Milano c’è cauto ottimismo su Italiano: del resto l’alternativa è Massimiliano Allegri che ha già un accordo verbale con il Napoli di Aurelio De Laurentiis, deciso a cautelarsi in caso di addio di Antonio Conte, in odore di ritorno alla Juventus.
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