Massimiliano Allegri, in pochi mesi di lavoro, sembra aver già risollevato le sorti del Milan uscito con le ossa a pezzi dopo l'ultima, terribile annata sotto la guida di Paulo Fonseca prima e Sérgio Conceição poi. Alcuni giocatori sono rinati
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, nel suo approfondimento giornaliero sul Milan di Massimiliano Allegri, ha ricordato come - tra i meriti del tecnico livornese in questo avvio di stagione - oltre al fatto di aver risollevato le sorti dell'intera squadra rossonera, va annoverato anche quello di aver rigenerato un cospicuo numero di giocatori.
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Singoli che, dalla precedente - terribile - annata sotto la guida tecnica di Paulo Fonseca prima e Sérgio Conceição poi, ne erano usciti con le ossa rotte. Sì, vero, il Milan di Allegri ha potuto beneficiare degli innesti di Luka Modrić e Adrien Rabiot, così come dei gol di Christian Pulisic e, nell'ultima sfida contro la Fiorentina, di Rafael Leão. Ma i protagonisti fin qui sono anche altri.
I difensori, per esempio. L'anno passato il Milan incassava gol in quantità industriale, quest'anno è diventato un bunker. Eppure i titolari sono sempre gli stessi: Fikayo Tomori, Matteo Gabbia e Strahinja Pavlović. Presenti, tra l'altro, nella Top 5 dei calciatori più presenti in campo con Allegri, rispettivamente con 775', 720' e 732' sul terreno di gioco.
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Per tutti loro, sembra iniziata una nuova vita rossonera: presi, fin qui, solo 4 gol, di cui 2 alla prima giornata di campionato, nella sconfitta contro la Cremonese, poi uno su rigore contro il Napoli e uno di rimpallo contro la Fiorentina. Un'evoluzione netta rispetto a soltanto qualche mese fa.