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Giorgio Furlani (amministratore delegato AC Milan) | Milan News (Getty Images)
L'episodio della mancata concessione del calcio di rigore per un evidente fallo su Christopher Nkunku in Milan-Bologna non è proprio andata giù al club rossonero. Più che altro perché l'arbitro Matteo Marcenaro l'aveva anche assegnato, salvo poi revocarlo, dopo 'on field review' al V.A.R., perché il suo collega incaricato all'assistenza video, Michael Fabbri, gli ha fatto vedere soltanto un'immagine parziale dell'intera azione.
E allora, come ricordato da 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, l'amministratore delegato del club rossonero, Giorgio Furlani, è sceso in campo per difendere il Milan. Dopo la partita, infatti, il CEO milanista si è messo subito in contatto con i vertici arbitrali per fare presente la situazione. E, allo stesso tempo, ha fatto presente il torto subito dal Diavolo ad Ezio Simonelli (Presidente Lega Serie A) e Gabriele Gravina (Presidente F.I.G.C.).
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Gli interlocutori di Furlani hanno riconosciuto l'errore: il varista Fabbri sarà fermato per un paio di giornate. La 'rosea', quindi, ha evidenziato come il dialogo del Milan con le istituzioni sia stato costruttivo, con il Milan che ha voluto precisare come questa presa di posizione non sia soltanto a tutela dei rossoneri, ma anche a tutela di integrità e correttezza dell'intera competizione. Anche per questo, il club di Via Aldo Rossi ha apprezzato che A.I.A. e F.I.G.C. abbiano riconosciuto l'errore.
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