Per il Milan, quello conquistato in rimonta contro la Fiorentina è sicuramente un successo che vale doppio, viste le tantissime assenze, tra le quali spiccavano quelle di Adrien Rabiot e Christian Pulisic, due dei migliori giocatori della squadra, se non dell'intero campionato. Allegri ha dovuto fare di necessità virtù, alle prese anche con il forfait di Pervis Estupiñán, Christopher Nkunku e, 'last minute', anche di Ruben Loftus-Cheek.
Giménez è entrato molto bene dalla panchina
—Ad una Fiorentina con Moise Kean in campo sì, ma palesemente non in forma, ha opposto la miglior formazione possibile, tenendosi, però, due cambi in panchina. Uno in difesa, Koni De Winter; l'altro in attacco, Santiago Giménez. Il 'Bebote' è entrato, molto bene, dalla panchina nella ripresa sullo 0-1. Lui si è conquistato il calcio di rigore del sorpasso dopo che Leao aveva fatto esplodere 'San Siro' con il gol del pareggio grazie a un bel destro da fuori area.
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A fine partita, vibranti proteste viola, in particolar modo del direttore sportivo Daniele Pradè e dell'ex Pioli, per il penalty concesso ai rossoneri dall'arbitro Livio Marinelli, dopo revisione al V.A.R.. Ma ciò che più conta, per un Milan presentatosi al match a pezzi, è l'aver messo ulteriori fieno (punti) in cascina.
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