Basta guardare proprio l'ultimo caso, quello di Leao. Fermatosi il 17 agosto dopo 15' di Milan-Bari di Coppa Italia, ha fatto rientro in campo il 28 settembre negli ultimi 20' più recupero di Milan-Napoli, dopo 40 giorni di stop, ma con condizioni fisiche evidentemente ancora molto precarie.
Leao vuole il primo gol in Serie A e da centravanti
—Ora, per il numero 10 portoghese, la situazione è diversa. Rientrato in anticipo dopo la convocazione con il Portogallo e i soli 29' disputati contro l'Irlanda, Leao ha lavorato a Milanello da inizio settimana e ha voglia di mettersi in mostra. Anzi, di segnare la prima rete della stagione in Serie A e in quella posizione di centravanti che Allegri, sin da inizio stagione, avrebbe voluto ritagliare per lui.
Infine, capitolo Pulisic. Non ha effettuato ieri gli esami per via di un ritardo aereo che gli ha fatto perdere la coincidenza per l'Italia. Svolgerà oggi i test medici, ma di dubbi sull'infortunio al flessore della coscia destra (bicipite femorale) non ce ne sono. Andrà soltanto stabilita l'entità del problema e quanto tempo dovrà stare fuori lo statunitense. Una lesione superiore al primo grado farebbe slittare il suo rientro, così come per Rabiot, a dopo la sosta di novembre.
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