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Come cambia il Milan con o senza Rabiot: numeri e statistiche premiano l’investimento sul francese

Rabiot, l'oro del Milan: con lui in campo non si prende gol. È sempre più fondamentale
Adrien Rabiot, centrocampista francese classe 1995, è il vero equilibratore del Milan di Massimiliano Allegri: quando gioca l'ex juventino in mediana, la difesa subisce poco gli assalti degli avversari e praticamente non incassa gol. Ecco i dati
Daniele Triolo Redattore 

Quando c'è, fa la differenza. Quando non c'è, l'assenza si sente molto. Per il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola, uno dei segreti del Milan di Massimiliano Allegri primo in classifica in Serie A è la presenza, a centrocampo, di Adrien Rabiot, classe 1995, prelevato dai rossoneri nell'ultimo calciomercato estivo per 9,5 milioni di euro, bonus inclusi.

Milan, un Rabiot in mezzo ti cambia la vita

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Fortemente voluto da Allegri al Milan dopo gli anni trascorsi insieme a Torino, nella Juventus, Rabiot ha dato sostanza, corpo ma soprattutto equilibrio al Diavolo. E i numeri stanno lì a testimoniarlo. Con Rabiot in campo, 6 partite (tutte da 90') con 5 vittorie e un pareggio. Il Milan, con Rabiot titolare, ha superato Bologna, Udinese, Napoli, Inter e Lazio; nel mezzo, il pareggio esterno contro la Juve.


In pratica, il Milan di Rabiot spesso vince, non perde mai e non subisce gol: appena uno, dal Napoli, per giunta su calcio di rigore, firmato da Kevin De Bruyne. Senza il francese, invece, si fa più fatica. Basti pensare ai pareggi contro Pisa e Parma, alla sconfitta contro la Cremonese e ai tanti gol incassati. Ma questo perché succede? Il quotidiano romano ha evidenziato come Rabiot fornisca un apporto consistente sul terreno di gioco.

Il fisico per battagliare contro gli avversari, la lettura preventiva del gioco per trovarsi al posto giusto nel momento giusto, l'altissima capacità di protezione del pallone anche sotto attacco e in posizioni pericolose del terreno di gioco. Il francese, in sintesi, sa sempre cosa fare, sia in fase difensiva che offensiva. Allegri lo ha rivoluto con sé per tutto questo e lo ha trovato addirittura migliorato rispetto al triennio in comune in bianconero. L'auspicio è che Rabiot, tra i leader del nuovo corso del Milan, possa giocarle davvero sempre tutte e continuare ad avere un rendimento di questo tipo.