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Milan-Como a Perth (Australia)? Ecco quando si deciderà in via definitiva

Milan-Como a Perth (Australia)? Ecco quando si deciderà in via definitiva
C'è la possibilità che Milan-Como di Serie A, prevista per il mese di febbraio 2026, si disputi a Perth, in Australia. Le ultime notizie
Daniele Triolo Redattore 

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come, con l'inizio del nuovo anno, il 2026, lo stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro, a Milano, sarà impegnato con la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali: si pensava, dunque, di trasferire in altra sede Milan-Como di Serie A.

Milan-Como a Perth? Possibile, per vari motivi

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La partita, in programma all'inizio del mese di febbraio 2026, potrebbe disputarsi - come già allo studio da qualche mese - all'Optus Stadium di Perth, in Australia, dove il Milan ha già giocato in amichevole nel corso dell'ultima estate. Il continente australiano segue con interesse il campionato italiano, lo apprezza molto e, oltretutto, nella Western Australia, è nutrito il contingente di sostenitori milanisti. E per la Lega Serie A c'è tutto l'interesse, vista l'indisponibilità di San Siro, a esportare un prodotto come il campionato in quel territorio lì.


Simonelli: "Moderatamente positivo, nonostante il movimento contrario"

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Ezio Simonelli, Presidente della Lega Serie A, ha spiegato quando si saprà in via definitiva se Milan-Como potrà disputarsi o meno a Perth. «Siamo in attesa dell’approvazione da parte della UEFA che si pronuncerà sul tema giovedì 11 settembre - le sue parole -. Io continuo a essere moderatamente positivo nonostante un po’ di movimento contrario sulla vicenda. Come Lega abbiamo anche la responsabilità di aumentare la visibilità del prodotto nei paesi in cui c’è domanda».

Poi, una precisazione sullo stadio di San Siro come una delle possibili sedi, in Italia, per gli Europei 2032. «A oggi, se non succede qualcosa, Milano non potrà ospitarli nel proprio stadio. Sono preoccupato. Ne ho parlato anche con le proprietà e siamo allineati. Questo mio grido d’allarme è anche il grido d’allarme delle società: siamo però fiduciosi come Lega che entro il 30 settembre si prenda questa decisione e poi si vada dritti verso il nuovo stadio perché è interesse della città, delle squadre e dell’Italia. Il contrario sarebbe una sconfitta per tutto il Paese. E speriamo che questo allineamento di pensiero si concretizzi in un allineamento di azione».