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Il Sole 24 Ore – Milan, l’avvocato svizzero Rigozzi per vincere al TAS

Marco Fassone Milan
Antonio Rigozzi, dello studio 'Lévy Kaufmann-Kohler' di Ginevra, si unirà al pool di avvocati del Milan domani a Losanna: il precedente con la Juventus

Daniele Triolo

'Il Sole 24 Ore' ha ricordato come domani mattina, a Losanna, il Milan si presenterà in udienza dinanzi i giudici del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) dopo che la Camera giudicante dell'Organo di Controllo Finanziario dei Club di Calcio UEFA (CFCB) lo ha escluso per la violazione dei parametri del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017.

Al pool di legali del Milan si unirà, secondo il prestigioso quotidiano economico, anche un noto avvocato svizzero esperto di contenziosi vinti al TAS, ovvero Antonio Rigozzi dello studio Lévy Kaufmann-Kohler di Ginevra, profondo conoscitore delle dinamiche della UEFA e della FIFA. C'è già un precedente che ha visto Rigozzi difendere un club di calcio italiano, la Juventus. Nel 2015, infatti, i bianconeri si erano visti accogliere l’appello che avevano presentato contro la decisione della Dispute Resolution Chamber (la Camera di risoluzione delle vertenze) della FIFA sul caso di Adrian Mutu. I bianconeri erano stati condannati a un risarcimento al Chelsea di 17,7 milioni di euro, saliti ormai a 22 circa per via degli interessi. Grazie anche a Rigozzi il Milan spera, in effetti, di ribaltare il verdetto di esclusione dalle coppe al TAS: la delegazione rossonera sarà capitanata dall', già partito alla volta di Ginevra, e poi in direzione Losanna, e dall'avvocato Roberto Cappelli (dello studio Gianni Origoni Grippo Cappelli).

Sulla sproporzione del verdetto UEFA di fine giugno, se confrontata ad altri casi di valutazione su club europei, soprattutto alla luce di un investitore solido come il fondo Elliott Management Corporation nella compagine azionaria al posto del cinese Yonghong Li. La base di partenza, secondo 'Il Sole 24 Ore', sarà la tesi dell’”equal treatment”, cioè del trattamento uguale per tutti. Per il Milan ci sarebbe stata, infatti, una sproporzione nella sanzione applicata al club rossonero rispetto alla punizione subita da squadre come PSG, Manchester City e la stessa Inter, sanzionati con il settlement agreement. L’ulteriore argomentazione sarà che ora nella compagine c’è un socio solido e di lungo periodo come Elliott:

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