Direttore sportivo Milan, Tare vicino alla nomina
—Tare, ad ogni modo, è sempre stato nella 'shortlist' dei candidati del Milan all'incarico di direttore sportivo. Già nel 2019 i rossoneri lo avevano sondato, con Paolo Maldini, prima di virare su Frederic Massara. Ora, finalmente, il matrimonio tra il club di Via Aldo Rossi e l'ex attaccante albanese di Brescia, Bologna e Lazio sembra poter andare a buon fine.
Tare, a Milanello, dovrà cercare di ricreare quella 'bolla' che isoli i calciatori e l'allenatore da eventuali critiche, al fine di farli rendere tutti al meglio. Una figura di campo, che dovrà essere di riferimento per tutti, sia per i giocatori e per il tecnico sia per il management.
A Roma, nella Lazio, ha svolto bene il compito. Dovrà farlo anche al Milan dove, ha spiegato 'Tuttosport', saranno necessari dei chiarimenti sulle aree d’azione e competenza di tutti, anche a costo di fare uno o più passi indietro rispetto a quanto è successo fino ad oggi.
Ha tutte le qualità che servono al Diavolo, ma ...
—Il nuovo direttore sportivo del Milan, che sarà nominato nelle prossime settimane, dovrà avere il potere di decidere sulla guida tecnica del Milan e sul calciomercato: Tare non si è mai fatto problemi nell'assumersi responsabilità, ci ha messo spesso la faccia davanti ai microfoni per difendere squadra e allenatore e ha costruito ottime squadre seppur con budget molto limitati.
Uomo forte, amante del campo e della vita da campo, il talent scout Tare ha avuto, in carriera, grandi colpi e intuizioni, come gli acquisti di Sergej Milinković-Savić o Luis Alberto. Ha scommesso sulla centralità di Ciro Immobile così come sul talento di Mattia Zaccagni. Ma nella sua lunga storia alla Lazio ha anche preso diversi 'granchi'. Il Milan, per lui, sarà un bel banco di prova. LEGGI ANCHE: Milan, ecco quattro buoni motivi per portarti a casa la Coppa Italia >>>
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