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Adrien Rabiot (centrocampista AC Milan), qui durante una seduta di allenamento con i rossoneri a Milanello | Milan News (Getty Images)
"Il centrocampo è il reparto che sta facendo la differenza al Milan". Parte così l'analisi del reparto rossonero da parte dell'ex allenatore Fabio Capello: "Un po’ perché Allegri ha messo mano alla confusione dello scorso anno, un po’ perché quando arrivano giocatori del calibro di Modric e Rabiot le cose cambiano per forza", questo il suo pensiero a 'La Gazzetta dello Sport'. Parlando della partita di questa sera tra Juventus-Milan, Capello parla di una mediana bianconera con qualche problema, specialmente se Thuram non dovesse farcela. Secondo Capello la partita in mezzo al campo dovrebbe farle più il Milan.
L'ex allenatore passa a parlare dei singoli, iniziando da Modric: "Il croato, a dispetto dell’età, è un professore. E non mi riferisco solo alle abilità con la palla nei piedi, ma anche e soprattutto alla lettura delle situazioni e dei momenti della partita. Un calciatore così, la Juve non ce l’ha. Per questo penso sia naturale che saranno più i rossoneri a controllare l’andamento della partita. Il centrocampo del Milan, poi, ha una particolarità: riesce a mantenere l’equilibrio, pur essendo molto rapido nei ribaltamenti di fronte e letale negli inserimenti delle mezzali".
Poi si passa a parlare di Rabiot: "Credo sia semplicemente nel miglior momento della carriera e in più sarà galvanizzato dal fatto di essere l’ex di turno. Rabiot e Fofana hanno capacità di buttarsi nello spazio e la Juve ha dimostrato di soffrire questa particolare caratteristica dei centrocampisti avversari. Occhio a un ultimo dettaglio, che poi un dettaglio in realtà non è: i bianconeri stanno avendo seri problemi sulle palle inattive e se dall’altra parte a calciare è uno come Modric, auguri... Corner e punizioni nel calcio moderno spostano punti".
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