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Strahinja Pavlovic (difensore AC Milan), qui durante Atalanta-Milan 1-1 (Serie A 2025-2026) | News (Getty Images)
Il Milan di Massimiliano Allegri è in apnea. Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha spiegato come, nelle ultime due partite contro Pisa (2-2) e Atalanta (1-1), il Diavolo abbia mostrato - nel corso dei match - una stanchezza piuttosto evidente. Il motivo? Per via dei tanti infortuni, Allegri è costretto a schierare sempre gli stessi giocatori, ha rotazioni ridotte e non riesce a dare fiato ai calciatori tra una gara e l'altra e neanche all'interno di una stessa partita.
Nelle ultime tre partite (oltre quelle contro i nerazzurri toscani e orobici, anche quella contro la Fiorentina) al rientro in campo dopo la sosta Nazionali di ottobre, in cui il Milan ha pagato enorme dazio agli infortuni, parlano numeri e dati. In particolar modo il minutaggio di molti elementi della rosa rossonera. Mike Maignan, Matteo Gabbia e Strahinja Pavlović hanno giocato 270 minuti sui 270 disponibili. Fikayo Tomori ne ha totalizzati 180, lasciandone 90 a Koni De Winter. Non utilizzato David Odogu che, per il 'CorSport', è uno dei misteri del calciomercato estivo rossonero.
A centrocampo, sempre impiegati Youssouf Fofana, Luka Modrić e Samuele Ricci, viste le assenze in contemporanea di Adrien Rabiot, Ardon Jashari e Ruben Loftus-Cheek (rientrato, però, a Bergamo). Sugli esterni, tre gare di fila da titolare per Davide Bartesaghi, visti i ripetuti problemi di Pervis Estupiñán e per Alexis Saelemaekers, dato che, ad oggi, Zachary Athekame non fornisce adeguate garanzie come rincalzo.
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Davanti, con l'infortunio di Christian Pulisic, ecco 180 minuti per Rafael Leão, poi 138 per Santiago Giménez (ancora a secco di gol in campionato) e 60 per Christopher Nkunku, che non riesce ancora a incidere. Avanti ancora così contro Roma e Parma; poi il Diavolo proverà a riprendere fiato e a tornare (quasi) a ranghi completi.
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