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RASSEGNA STAMPA

Allegri, 100 giorni di rivoluzione: Milan, la svolta parte dalla difesa a tre e dal nuovo Leao

Milan, Sacchi: 'Allegri ha giocatori che possono risolvere in ogni momento'
Sono passati appena cento giorni dal ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan: le basi rossonere
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Sono passati cento giorni dal ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan, un lasso di tempo che ha già permesso di intravedere le basi della sua rivoluzione. Dopo una stagione deludente, la dirigenza ha affidato al tecnico livornese una rosa rinnovata, con il chiaro obiettivo di riportare i rossoneri ai vertici.

Dalla difesa a tre al nuovo Leao: i pilastri del cambiamento

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Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, il primo, e più evidente, cambiamento imposto da Allegri è il passaggio alla difesa a tre, un modulo che il tecnico considera fondamentale per creare una squadra solida. I risultati sono ancora altalenanti, ma la direzione è chiara. Tomori, Gabbia e Pavlovic sembrano essere i tre punti fermi in difesa, con De Winter che si candida come alternativa importante. Allegri non vuole essere etichettato come "catenacciaro", ma è convinto che una difesa ermetica sia la chiave per conquistare punti preziosi.


Un altro grande cambiamento riguarda il reparto offensivo. L'abbandono del 4-3-3 a favore del 3-5-2 ha portato a una vera e propria metamorfosi di Rafael Leao, che è stato reinventato come centravanti puro. Il portoghese ha già dato prova delle sue nuove capacità segnando un gol di testa nella sua prima uscita. L'obiettivo stagionale è chiaro: raggiungere almeno quota 20 reti.

Al fianco di Leao, Allegri ha immaginato un sistema di attacco fluido, dove Nkunku si inserisce come un vero e proprio jolly offensivo. Il francese non è una punta classica, ma un giocatore versatile capace di agire in più posizioni, sia come seconda punta che come trequartista insieme a Pulisic.

Centrocampo e futuro: i prossimi passi della rivoluzione

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Anche il centrocampo è un cantiere aperto, dove la convivenza tra giocatori esperti e giovani promesse è al centro dell'attenzione. Sebbene Ricci fatichi a trovare spazio, Allegri sta cercando di trovargli una collocazione diversa, magari come mezzala. Altri giovani come Athekame, De Winter e Odogu rappresentano le alternative in mediana, con l'ultimo, un diciannovenne, visto come un investimento a lungo termine.

In soli cento giorni, il nuovo Milan di Allegri ha già mostrato la sua impronta: una difesa solida, un equilibrio tattico ritrovato e un Leao trasformato in un bomber.