Un altro grande cambiamento riguarda il reparto offensivo. L'abbandono del 4-3-3 a favore del 3-5-2 ha portato a una vera e propria metamorfosi di Rafael Leao, che è stato reinventato come centravanti puro. Il portoghese ha già dato prova delle sue nuove capacità segnando un gol di testa nella sua prima uscita. L'obiettivo stagionale è chiaro: raggiungere almeno quota 20 reti.
Al fianco di Leao, Allegri ha immaginato un sistema di attacco fluido, dove Nkunku si inserisce come un vero e proprio jolly offensivo. Il francese non è una punta classica, ma un giocatore versatile capace di agire in più posizioni, sia come seconda punta che come trequartista insieme a Pulisic.
Centrocampo e futuro: i prossimi passi della rivoluzione
—Anche il centrocampo è un cantiere aperto, dove la convivenza tra giocatori esperti e giovani promesse è al centro dell'attenzione. Sebbene Ricci fatichi a trovare spazio, Allegri sta cercando di trovargli una collocazione diversa, magari come mezzala. Altri giovani come Athekame, De Winter e Odogu rappresentano le alternative in mediana, con l'ultimo, un diciannovenne, visto come un investimento a lungo termine.
In soli cento giorni, il nuovo Milan di Allegri ha già mostrato la sua impronta: una difesa solida, un equilibrio tattico ritrovato e un Leao trasformato in un bomber.
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