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Milan: tutti gli uomini del Presidente Berlusconi

Salvatore Cantone

Adriano Galliani, ex dirigente del Milan (credits: acmilan.com)

E' sicuramente il braccio destro del presidente Berlusconi. Il 24 marzo 1986 Adriano Galliani, allora dirigente Fininvest, diventa l’amministratore delegato del Milan. Nel primo calciomercato dell’era Berlusconi viene acquistato Roberto Donadoni per 10 miliardi di lire, cifra shock per l’epoca. Questo sarà solo il primo di tanti acquisti di spessore, che permetteranno al Milan di disporre di giocatori del calibro di Gullit, Van Basten, Rijkaard, Weah, Savicevic, Baggio, Kakà, Rui Costa, Shevchenko, Ronaldinho ecc. In realtà nella prima fase dell’era berlusconiana Galliani si dedica soprattutto all'organizzazione della nuova società, ma nel corso del tempo acquista sempre più importanza e diventa il dirigente di riferimento numero 1 in casa Milan. Tra tanti scudetti e Champions che portano la sua firma, Galliani viene ricordato per l’episodio accaduto a Marsiglia nel 1991, quando l’amministratore delegato rossonero per un blackout improvviso allo stadio decide di ritirare la squadra dal campo. Il risultato in quel momento è sull'1-0 per i francesi, ma a causa di quella decisione il Milan perde la partita 3-0 a tavolino e viene estromesso dalle competizioni europee nella stagione successiva.

Negli ultimi anni il rapporto con la tifoseria è diventato sempre più complesso, in quanto il braccio destro di Berlusconi è stato accusato più volte di fare un mercato non all'altezza e soprattutto pieno di parametri zero, sfruttando il rapporto con i suoi amici procuratori, Raiola su tutti. Nella stagione in corso però Galliani si sta riprendendo le sue rivincite, visto che tanti giocatori acquistati da lui come Suso, Kucka, Pasalic, Paletta ecc stanno disputando una grandissima stagione. A Doha ha probabilmente conquistato il suo ultimo trofeo come amministratore delegato del Milan.

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