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Milan, ogni stagione è “l’anno zero”: i tifosi sono stanchi

La sciarpata dei tifosi rossoneri per i 120 anni del Milan (credits: acmilan.com)

Nessun attacco a Elliott, ma il Milan non merita un trattamento del genere. Non è possibile ripartire da zero ogni stagione. I tifosi sono stanchi da tempo

Giacomo Giuffrida

NEWS MILAN - Il bene del Milan dovrebbe essere messo davanti a tutto e tutti. E invece ogni stagione si deve ricominciare da zero. E tutto questo danneggia il club e i suoi tifosi. Non si fa in tempo a trovare un minimo di equilibrio, che si torna a disfare tutto. Con Elliott il Milan ha raggiunto il suo miglior piazzamento in classifica degli ultimi anni, proprio la scorsa stagione: quinto in classifica a -1 dal quarto posto valido per la Champions League.

Però la scorsa stagione anziché dar fiducia a Gennaro Gattuso e rinforzare la squadra, si è preferito mandare via l'allenatore sperando di trovare il 'messia del bel gioco' in Marco Giampaolo. L'errore è stato di tutti, Maldini e Boban in primis, ma hanno provato subito a rimediare con Stefano Pioli. In questi ultimi mesi la squadra sembra aver trovate gioco e risultati, anche grazie a Zlatan Ibrahimovic. Ma non si fa in tempo a guardare più in là di qualch mese, che scoppia il caso con le dichiarazioni di Zvonimir Boban che evidenzia le rotture interne alla società.

Un Milandiviso in due: Elliott-Gazidis vs. Boban-Maldini. L'impressione pare questa, ma in tutto ciò ad andarci di mezzo è il bene del club rossonero, della squadra e dunque dei tifosi. Boban ha alzato la voce, vuole un faccia a faccia con la proprietà: "Per il bene del Milan, è certamente necessario che il meeting con la proprietà avvenga al più presto".

Poi conferma le due "fazioni" interne e il problema di programmazione nel calciomercato: "La proprietà deve essere chiara sia nel budget che negli obiettivi. In sintesi: noi rispettosi delle esigenze di equilibrio economico finanziario per garantire una sana e corretta gestione della società, la proprietà rispettosa dei risultati sportivi affidati a chi rappresenta la storia e i valori di un grande club".

Quando verrà messo sopra tutto e tutti il bene del Milan? Quanto dobbiamo aspettare ancora? Gli interessi economici sono enormi, è chiaro. Ma prima si rinforza e si dà stabilità alla squadra, e prima arriveranno i risultati sul campo. E di conseguenza anche gli introiti economici: trovare nuovi sponsor è una conseguenza dei risultati in campo. Non sembra un'equazione complicata, eppure la proprietà fatica a recepire. Intanto il rischio della 'ripartenza da zero' è alto, e Ralf Rangnick pare il primo nome per sostituire Pioli: continua a leggere >>>

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