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INTERVISTE

Sacchi sicuro: “Il Napoli mi sembra più avanti di Inter e Milan. Allegri ha da lavorare sulla fase difensiva”

Serie A, Sacchi: 'Napoli più avanti delle altre. Il Milan è un'incognita'
L'ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi ha parlato della lotta scudetto ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport'. Ecco le sue parole sui rossoneri, ma non solo
Redazione

Dopo la vittoria 1-0 della Roma di Gian Piero Gasperini contro il Como di Fabregas, la Serie A presenta una serratissima lotta per la posizione più elevata della classifica. Nei primi 4 posti è possibile trovare in ordine: Inter, Milan, Napoli e Roma, distanziate a vicenda da una sola lunghezza. Comanda a 33 punti la squadra di Christian Chivu. Riguardo questa entusiasmante sfida a quattro, l'ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi ha parlato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport'. Ecco le sue parole.

Arrigo Sacchi, le parole sulla sfida al vertice

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Innanzitutto, le piace questa Serie A che non ha un padrone definito? «Mi fa piacere che non ci sia un padrone, perché l’incertezza è il sale delle emozioni, però mi aspetto qualcosa di più sul piano del gioco. Vedo ancora troppa discontinuità di rendimento nelle tre squadre di testa».


La Roma può inserirsi? «Nulla lo vieta, c’è il tempo per farlo. Bisogna anche vedere che cosa succederà al mercato di gennaio».

Il suo giudizio complessivo su queste prime quindici giornate? «Abbastanza semplice, e parlo di Inter, Milan e Napoli: più che mostrare la loro forza, mi sembra che abbiano fatto vedere i loro difetti e questo, ovviamente, ne ha pregiudicato il cammino».

Partiamo dall’Inter. Che ne dice? «Pesa tantissimo il fatto che non abbia vinto nessuno scontro diretto. Bisogna chiedersi il perché. L’Inter ha perso il derby, ha perso a Torino contro la Juve e ha perso a Napoli. E in Champions, dopo un buon inizio, è stata sconfitta nelle ultime due partite contro Atletico Madrid e Liverpool, cioè contro due avversari pesanti».

Il cammino del Milan è abbastanza sorprendente, non crede? «Se consideriamo quello che hanno fatto nella passata stagione, i rossoneri sono certamente migliorati. Allegri ha dato una struttura e una mentalità alla squadra. Però, anche in questo caso: perché tanti punti persi contro avversari di medio e basso livello? Mancanza di attenzione e di concentrazione? L’allenatore ha parecchio da lavorare, in particolare sulla fase difensiva che non è sempre perfetta».

Il Napoli campione d’Italia inciampa spesso. Come mai? «La rosa è migliorata rispetto alla stagione scorsa, e si è allargata, però ci sono stati moltissimi infortuni. E nella lista degli indisponibili, non dobbiamo dimenticarlo, ci sono elementi del calibro di Lukaku e De Bruyne. Gli alti e bassi della squadra di Conte li spiego così: troppe assenze e poca abitudine ad affrontare il doppio impegno campionato-Champions».

Delle prime, quale le piace di più? «Il Napoli, quando gioca bene, è quella che ha lo stile più europeo. L’Inter ha un attacco micidiale, però in difesa traballa un po’. Il Milan è, secondo le idee di Allegri, molto concreto, ma forse gli manca qualcosa là davanti. Se dovessi fare una classifica “estetica”, direi: Napoli primo, Inter seconda, Milan terzo».

E se dovesse, invece, sbilanciarsi e dichiarare chi vincerà lo scudetto? «A oggi nemmeno Nostradamus riuscirebbe a indovinare. Però il Napoli, se recupera in fretta gli infortunati, mi sembra quella più avanti. L’Inter deve fare il salto di qualità contro le grandi, mentre il Milan è un’incognita, anche se ha il vantaggio di non disputare le coppe».