Fausto Salsano, ex vice allenatore di Roberto Mancini per molti anni, ha ricordato la sua esperienza con gli ex rossoneri Zlatan Ibrahimovic e Mario Balotelli rispettivamente avuti all'Inter e al Manchester City. Ecco le sue dichiarazioni
Fausto Salsano, classe 1962, ex centrocampista di Sampdoria e Roma in Serie A tra gli anni Ottanta e Novanta, ha svolto l'incarico di vice allenatore, al fianco di Roberto Mancini, nelle esperienze di quest'ultimo all'Inter, al Manchester City, al Galatasaray, allo Zenit, per poi concluderla assistendolo nelle Nazionali di Italia e Arabia Saudita.
Ora, Salsano, come affermato a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola in un'intervista in esclusiva, ha deciso di separare la sua carriera da quella del suo ex compagno di squadra nella Samp e, per l'occasione, ha fatto un viaggio nel viale dei ricordi alla 'rosea'. Salsano ha spiegato come, nella sua carriera di vice, il giocatore più 'tosto' da gestire sia stato Zlatan Ibrahimovic, ex attaccante del Milan che, come si ricorderà, ha vestito anche la maglia dell'Inter per tre stagioni tra il 2006 e il 2009.
«Se l’Inter ha vinto lo Scudetto del 2008 lo deve anche a me - ha ricordato Salsano -. Prima di quei due gol di Ibrahimovic a Parma ci siamo allenati insieme tutta la settimana. Veniva da un infortunio. “Dì a Mancini che sto con te”, sentenziò. Solo io e lui per cinque giorni, fino a venerdì. “Ma pensa di non allenarsi mai con la squadra e di giocare?”, disse Roberto. Lo convinsi a fare la partitella, ma in pullman Ibra mi disse che sarebbe partito dalla panchina. Diluviava, la Roma andò in vantaggio, noi a fine primo tempo eravamo 0-0. “Non voglio entrare”, diceva. “Ti do un calcio se non lo fai …”, rispondevo. Così per tutto il riscaldamento. Il resto è storia: entrò dopo 10 minuti, segnò due gol e uno di questi li dedicò a me».