Lautaro Martínez (Inter), Christian Pulisic (Milan), Rasmus Højlund (Napoli), Matías Soulé (Roma) e Kenan Yıldız (Juventus): chi farà i gol più pesanti? «Tutti attaccanti fortissimi, però sapete bene come la penso: a fare la differenza è il gioco, non il singolo. Tu puoi avere anche Marco van Basten, là davanti, ma se non lo rifornisci nel modo giusto ti serve a poco. Lautaro è sicuramente una garanzia e “pesa” anche a livello di spogliatoio visto che è il capitano. Pulisic è cresciuto tantissimo, si è calato benissimo nell’ambiente milanista e, ogni volta che va in campo, dimostra una forte personalità. Yıldız ha i colpi del campione, su questo non si può discutere, però Spalletti deve lavorare su di lui per farlo crescere anche dal punto di vista psicologico. A volte, mi sembra che si assenti dalla partita. Soulé ha numeri non indifferenti, Gian Piero Gasperini è un maestro che lo aiuterà parecchio e gli farà capire come si deve giocare in fase di possesso e di non possesso. Io, tuttavia, se fossi in panchina, come centravanti vorrei uno come Højlund. Avete visto che progressi ha fatto con gli insegnamenti di Antonio Conte? Al Manchester United non era mica così ...».
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Tra Christopher Nkunku (Milan), Romelu Lukaku (Napoli), Paulo Dybala (Roma) e la coppia Jonathan David/Loïs Openda (Juventus), chi svolterà nel 2026? «Per come lo conosciamo il giocatore che può avere il maggiore impatto è sicuramente Lukaku. Stiamo parlando di uno che i gol li ha sempre fatti. E dopo aver trascorso ai margini la prima parte della stagione avrà una motivazione in più per rendere al massimo. Certo, l’incognita è la tenuta fisica, perché l’attaccante belga è soggetto a qualche infortunio di troppo. Conte ne dovrà dosare le forze. Nkunku, a parte il recente exploit con la doppietta contro il Verona, non mi ha incantato: diciamo che ha notevoli margini di miglioramento. Dybala, con Gasperini, ha trovato la posizione ideale sul campo, e lui dimostra di trovarsi a suo agio. Su David e Openda credo che Spalletti debba lavorare parecchio per far sì che diventino determinanti nella sua Juventus».
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