Sull'aver vestito maglie importanti come PSG, Juve, Marsiglia e ora Milan: "Non è cosa da poco aver giocato in questi quattro grandi club. È un bel biglietto da visita (sorride). Quando guardo il mio percorso, è incredibile poter aver vissuto tutto questo, difficile da immaginare quando ero più giovane. Ne sono fiero. Spero di realizzare grandi cose al Milan, di vincere titoli, in un club storico e mitico. Voglio lasciare il mio segno".
Sul sogno del Mondiale 2026: "Sì, certo. Dobbiamo qualificarci, ma è un sogno che può diventare realtà, soprattutto vedendo il potenziale della squadra. Nel 2026 avrò 31 anni, mi sento molto bene fisicamente e mentalmente, probabilmente nella miglior forma della mia carriera. Ma un Mondiale capita solo ogni quattro anni, e non si può mancare l’occasione, perché non sai quando passerà di nuovo il treno. L’obiettivo è vincere quella stella"
Sul Mondiale 2030: "A 35 anni, se il mio corpo regge, mi vedrete ancora in campo. Guardate Luka Modric, che è con me al Milan e gioca a 40 anni! Tocchiamo ferro, ma se il fisico non mi ferma, ho ancora la passione e l’amore per il calcio per continuare. Quindi, il Mondiale 2030… perché no."
Su Modric: "Mi ha soprattutto stupito. Vederlo allenarsi con tanta precisione, professionalità, intensità e impegno, a 40 anni, è impressionante. Davvero. È umile, dedicato, sempre al 100%. Quando vedo cosa fa con dieci anni più di me, resto senza parole."
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