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INTERVISTE

Pulisic: “Non credo che sarebbe stato giusto andare in Nazionale. Scudetto? Faremo…”

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Christian Pulisic, calciatore del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Paramount+: le sue parole
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Christian Pulisic, calciatore del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Paramount+, condotta da Kate Scott di CBS Sports. Il numero 11 del Milan ha toccato vari temi: dagli infortuni agli obiettivi stagionali, sia personali che di gruppo, per poi finire a parlare di Luka Modric. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni:

Milan, le parole di Pulisic

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Sull'infortunio e sulla mancata convocazione in Nazionale:Richiesta del Milan? Parlando con le persone del Milan, ma anche quando ho lasciato la nazionale abbiamo avuto buone conversazioni. Non sono ancora tornato, non credo sia giusto per me volare là e giocare la mia prima partita con la Nazionale. Voglio solo assicurarmi di avere il tempo giusto per recuperare dal mio infortunio e mettermelo alle spalle, penso sia la miglior decisione per tutti ora. Troppo troppo presto? Sì“.


Sugli infortuni: “Ti vengono in mente tutti quei pensieri: perché proprio ora? All’inizio della stagione stava andando tutto così bene. Sembra che sia andata così, ma onestamente ho fiducia nel tempo di Dio. Credo che sia la cosa migliore per me e, ad essere sincero, non è che sia la cosa peggiore che potesse capitarmi. Sono stato fuori un paio di settimane e ora sono già tornato, quindi sono fortunato che non sia andata peggio di così, quindi cerco di vederla da una prospettiva positiva.

Come calciatore, i momenti in cui sei infortunato e non puoi giocare nei fine settimana sono i peggiori. Lavoriamo duramente per cercare di mantenerci in forma e disponibili il più possibile, e quei momenti possono essere davvero difficili perché vorresti solo tornare in campo e aiutare la tua squadra. Devi stare a guardare dalla panchina. È davvero dura, e poi sei lì sul lettino del fisioterapista a guardare la tua squadra che si allena, ed è davvero difficile. È una situazione difficile, ma penso che sia proprio quella sensazione a spingerti a voler tornare il più velocemente possibile. È stata dura, ma ora sono tornato in gruppo e mi sento molto meglio“.

Sul suo 'Prime':Sono nel prime? Sono ad una buona età nella mia carriera, probabilmente nel momento migliore fisicamente. Ho imparato molto, dico sempre che spero che il mio prime sia la prossima stagione perché questo è sempre il mio obiettivo. Ma se questo è il mio prime, voglio godermelo. Ma sicuramente sento di vivere ora il mio miglior momento nel calcio“.

Sullo scudetto: “Non vincere lo scudetto renderebbe la stagione non positiva? Quello è il nostro obiettivo, sicuramente. Non voglio vederla dal lato negativo, come sarà se non vinceremo. Faremo del nostro meglio, verremmo giudicati partita dopo partita. Ci sono state stagioni in cui non ho vinto niente, ma abbiamo fatto tante cose belle. Quando vinci quel trofeo, non c’è nulla come ciò, il lavoro viene ripagato“.

Sul suo obiettivo in stagione: “Gli obiettivi realizzativi sono cose private, almeno per me. Non lo condividerei. C’è abbastanza pressione su di noi, non c’è bisogno di metterne altra. Le persone non si rendono conto della pressione che mettiamo su di noi, chiedo tantissimo a me stesso, ma tutti i professionisti lo fanno. Mi pongo obiettivi di gol per aiutare la squadra“.

Sul suo ruolo nello spogliatoio:Non mi faccio sentire vocalmente, sono più riservato, silenzioso nel gruppo. È la mia personalità nella vita, le persone possono vederlo. Ma sono cresciuto un po’ in carriera, non ho paura di dire la mia“.

Su Modric:Ci ha regalato iPhone come rito di iniziazione? Sì, non sapevo che fosse uscita questa cosa. Non so se io debba confermarlo, ma sì (ride, ndr). Dovresti cantare davanti alla squadra. Ma quando sei Luka Modric e hai vinto il Pallone d’Oro, Champions League, puoi saltare quel processo. E poi non si dice no a nuovi iPhone. È una situazione win-win (ride, ndr)”