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Paolo Scaroni (Presidente AC Milan) | Milan News (Getty Images)
Milan e Inter, come ormai ampiamente noto, hanno intenzione di realizzare un nuovo stadio - condiviso - da 71.500 posti di capienza e del costo di 1,29 miliardi di euro in zona San Siro. Il nuovo impianto, secondo il progetto dei rossoneri e dei nerazzurri, sorgerebbe affianco all'attuale stadio, 'Giuseppe Meazza', il quale verrebbe quasi totalmente demolito successivamente.
Dopo un lunghissimo iter burocratico, la Giunta Comunale di Milano ha approvato la delibera per la vendita dello stadio 'Meazza' e delle aree circostanti di San Siro a Milan e Inter: il primo passo - legalmente necessario - verso la costruzione del nuovo, futuristico impianto. Il provvedimento, ora, arriverà al vaglio e alla votazione del Consiglio Comunale, che dovrà esprimersi nei prossimi giorni (lunedì 29 settembre, con tutta probabilità).
Come andrà a finire? Il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, incrocia le dita e spera che vada tutto per il meglio. Ma una maggioranza spaccata e un'opposizione che preferirebbe astenersi anziché supportare il progetto fa tremare un po' tutti. Lo ha fatto presente il Presidente dell'Inter, Giuseppe Marotta, nei giorni scorsi e lo ha ribadito, oggi, quello del Milan, Paolo Scaroni, in un'intervento a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola.
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"La posta in gioco è il futuro del calcio milanese, anche di quali finali di coppa si svolgeranno a Milano. Non capisco chi si possa opporre a un progetto che rilancerebbe il futuro del calcio a Milano. Non è questione di politica, in questa storia perdiamo tutti", ha sottolineato il numero uno rossonero.
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