"Pensavo che mi dicessero 'È così che è passato da calciatore a giardiniere'"
—Nelle prime 2-3 settimane di lavoro, si racconta, Tare si vergognava e si copriva per non farsi vedere. Il direttore sportivo del Milan ha raccontato: "Ho lavorato come giardiniere. All'inizio mi vergognavo molto. Le prime due settimane in Germania, pensavo che chi mi avrebbe riconosciuto, mi coprivo, tenevo gli occhi aperti solo perché pensavo che se qualcuno mi avesse guardato, avrebbe detto 'È così che è passato da calciatore a giardiniere'. Pulivamo con lui, i miei colleghi, il gruppo di lavoro, pulivamo i parchi, i fiori, gli alberi, ma dopo 2-3 settimane, vivevo con orgoglio, perché non stavo facendo nulla di male, se non il fatto che stavo sopravvivendo e avevo un'opportunità economica per aiutare la mia famiglia. Questo è l'unico (lavoro) che ho fatto, ho lavorato per 6 mesi, poi me ne sono andato e ho avuto l'opportunità di provare per una grande squadra in Germania in quel periodo".
Tare si e poi soffermato sul suo arrivo al Milan, una destinazione che ha sempre voluto e - in cuor suo - sperato: : “Era una possibilità che sentivo che sarebbe arrivata. Ho sempre pensato che un giorno le mie strade si sarebbero incrociate con questo club, e infatti è successo. In passato ci sono state altre possibilità, ma sono riuscito ad arrivarci solo più tardi". Gli incroci di cui parla Igli Tare sono relativi a qualche anno fa, quando era stato 'corteggiato' da Paolo Maldini (allora responsabile dell'area tecnica del Milan) per ricoprire il ruolo di direttore sportivo, poi andato a Ricky Massara.
LEGGI ANCHE: Nuovo Stadio per Milan e Inter a San Siro, cinque banche in corsa per il finanziamento >>>
Tare: "Ecco come è stato scelto Allegri"
—Una nuova opportunità è nata nel 2025 e questa volta il richiamo rossonero è stato troppo forte: “Il Milan è tra i club più titolati al mondo insieme al Real Madrid. Fino a qualche anno fa era il club con il maggior numero di trofei vinti. Per arrivare a questo livello ci sono stati un lavoro durissimo, sacrifici e passione. È un onore poter far parte della storia di un club come questo. Essere parte di questa realtà mi rende molto soddisfatto. A livello di crescita personale, la mia esperienza con il Milan è fondamentale. Per me non è solo un club, ma una parte integrante della mia carriera e della mia vita”.
Ha poi spiegato la scelta di Massimiliano Allegri come nuovo allenatore rossonero: "La società ha supportato la mia opinione di assumerlo come allenatore perché la sua esperienza e il modo in cui gestisce le diverse situazioni con la squadra, con la società, sono tutti ottimi".
Un accenno poi ad Ardon Jashari. Il giocatore è stato protagonista di un lunghissimo tira e molla con il Brugges finchè Tare e il Milan non hanno avuto la meglio. Il direttore sportivo rossonero è convinto che il ragazzo abbia potenzialità incredibili: "Ha tutto per essere un grande giocatore", ha concluso Tare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/c8f8798c8b076e80df78619a68bebac1.jpg)