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Adrien Rabiot è alla sua prima stagione con la maglia del Milan | AC Milan News (Getty Images)
Giovanni Galeone, ex allenatore e mentore di Allegri fin dai tempi del Pescara, è stato intervistato dal quotidiano 'La Repubblica Bologna'. Durante l'intervista, anche in ottica di Milan-Bologna di domenica sera alle 20:45, ha parlato delle differenze tattiche tra i due allenatori: Massimiliano Allegri e Vincenzo Italiano. Dall'analisi di Galeone emerge come i due allenatori abbiano filosofie diametralmente opposte. Sempre dall'analisi si percepisce in maniera palpabile il motivo per cui Allegri abbia chiesto l'innesto di Adrien Rabiot. Ecco le sue parole.
"Max e Italiano sono allenatori con idee opposte. Stimo molto Italiano e mi piace da matti il gioco del Bologna negli ultimi trenta metri, attua quella che era la mia mania, spingere forte in zona offensiva e creare un flipper sulla trequarti, liberando l’estro di chi ha talento e fargli rischiare la giocata. Me lo diceva pure Gasperini quando lì aveva Ilicic e il Papu, lasciali liberi di fare numeri e prima o poi il difensore abbocca.
Italiano spinge tanto coi terzini e costruisce dalla difesa. Allegri non ha quasi mai attaccato coi laterali difensivi, guai a farlo coi centrali, preferisce gli inserimenti delle mezzali, e per questo il Milan ha preso Rabiot. L’ha imparato a Pescara, io chiedevo tanti gol ai centrocampisti e con me Max ne segnò 12. In Italia pochi sanno dare un’identità alle proprie squadre, quelle di Allegri e Italiano ce l’hanno sempre e molto chiara, il loro gioco nasce da idee precise, mai dall’improvvisazione".
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