Capello su quanto impattano, nel Milan di Allegri, gli esterni Alexis Saelemaekers e Davide Bartesaghi: «La fascia sinistra con Theo Hernández, lo ha avuto. Prima quando andava a mille, e poi l’anno scorso quando invece non andava proprio. Era diventato il punto debole della linea, dalla sua parte gli avversari venivano giù troppo facilmente e di conseguenza tanti gol arrivavano da lì. Bartesaghi invece mi piace, lo giudico per le partite che ho visto ma non solo. Ne ho parlato con Mauro Tassotti, mi ha detto che è bravo e può avere un futuro nel Milan. C’è da fidarsi di chi lo vede ogni giorno al lavoro».
"La penso come Allegri: vince chi subisce meno gol, non chi segna di più"
—Sul Milan che sta riuscendo a finalizzare al massimo le occasioni create, soprattuto con Rafael Leão: «La penso come Max: vince chi subisce meno gol, non chi segna di più. Questo non vuol dire che davanti si possa e si debba far meglio, e mi riferisco sia al Milan che al Napoli. All’inizio vedevo Leão a disagio nel ruolo di centravanti, poi però i gol gli hanno dato fiducia, Allegri lo ha convinto e nelle ultime due partite l’ho visto davvero più sciolto, libero, allegro. E poi aiuta la squadra, partecipa, è coinvolto e probabilmente anche più fresco atleticamente: corre meno non essendo obbligato ai rientri difensivi. Ma è allo stesso modo responsabilizzato, sa che in area deve essere più cinico che mai».
"Un centravanti nel mercato invernale? E dove sono? Servirebbe ..."
—Sul Milan che, comunque, potrebbe aver bisogno di un altro centravanti con l'apertura del calciomercato invernale: «Un centravanti? E dove sono? Quelli che fanno la differenza se li tengono stretti i club che ce l’hanno, e se ce ne sono in giro arrivano prima gli inglesi, poi spagnoli e infine noi. Ma, mercato a parte, dipende dalle idee tattiche dell’allenatore: servirebbe, nel caso, un giocatore che si adatti alla sua visione di gioco. Oppure uno che faccia gol: lì non si sbaglia mai. Il calcio è una materia facile: gli attaccanti devono segnare, i portieri parare .... Non è un caso che il Milan sia tornato in cima proprio ora che Mike Maignan compie grandi interventi».
"Nkunku, un risveglio. Per i gol giusto aspettarlo. Il Diavolo senza impegni extra ..."
—Su Christopher Nkunku: «Contro la Lazio, per la prima volta, non mi è dispiaciuto, l’ho trovato coinvolto e volenteroso. Possiamo definirlo “un risveglio”. Per i gol giusto aspettarlo ancora».
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Capello sul duello tra Milan e Napoli per lo Scudetto: «Se fosse una corsa a due, il punto in più del Milan può essere la possibilità di lavorare e parlarsi durante la settimana, senza impegni extra. Un fattore pesante, che può valere per il Milan e il Como: attenzione perché Cesc Fàbregas può dar fastidio lì davanti, lo dissi a inizio stagione. Il punto in più del Napoli? Un uomo, Romelu Lukaku. Si è già visto quanto può essere determinante nel nostro campionato».
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