"Io accolgo i consensi, e lo dico chiaramente: do fiducia al progetto. L’ho spiegato quest’estate e lo rilancio. Ma non per quello che Allegri è stato sei anni fa: da allora ha fallito. Tre anni non ha allenato, tre anni non è arrivato nemmeno secondo. Sei anni fa Allegri portò trofei, poi si è fermato. Io do fiducia al progetto perché voglio valutarlo, come ho fatto con Thiago Motta, Fonseca, Inzaghi, Fabregas. Se una società sceglie una strada, io la analizzo prima di bocciarla. È la mia linea, non la verità assoluta".
"La comunicazione intorno al progetto. Quella su Allegri non sarà come su Motta, Fonseca, Conceiçao o Fabregas. Non sarà uguale. Verranno tirati fuori alibi, motivi estranei al campo, per costruire un clima accomodante. Ma il calcio lo giudica un solo fattore: il campo. E il campo ha detto che il Milan ha fatto una prestazione che i milanisti stessi devono bocciare e, giustamente, indignarsi. Il resto è contorno".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202503/81f5c00c695a21c00d78d45cc0b61f20.jpg)
/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/d3aa21be6bd578ac899423d83d1ef672.jpg)