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Lucarelli: “Scudetto? Il Milan con Allegri può dire la propria”

Lucarelli: 'Scudetto? Il Milan con Allegri può dire la propria'
Cristiano Lucarelli, ex attaccante in Serie A e oggi allenatore, ha parlato anche del Milan di Massimiliano Allegri in un'intervista a 'TMW'
Daniele Triolo Redattore 

Cristiano Lucarelli, classe 1975, ex attaccante di molte squadre in Serie A, nonché di Shakhtar Donetsk e Valencia all'estero, oggi fa l'allenatore e ha rilasciato un'intervista a 'TuttoMercatoWeb': per l'occasione, ha parlato anche del Milan di Massimiliano Allegri e dell'impatto avuto nel mondo rossonero da Luka Modrić.

Milan, senti Lucarelli: le sue parole a 'TMW'

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Parlando, in generale, della lotta Scudetto in Serie A, Lucarelli ha evidenziato quanto segue. "L'Inter ha bisogno di trovare risposte. Per arrivare ad allenare l'Inter serve un percorso importante, Cristian Chivu ha accorciato molto i tempi. La società ha fiducia incondizionata verso di lui e mi auguro che Chivu possa risolvere i problemi dell'Inter che sono stati amplificati dopo la finale di Champions League. Poi c'è la Juventus che sta dando dei segnali, il Milan al di là del debutto con la Cremonese senza le coppe e con Allegri può dire la propria. Che il Napoli sia forte è invece chiaro a tutti".


Sulla squadra che, invece, più di tutti lo 'intriga' nel massimo campionato, l'ex bomber - tra le altre - di Livorno, Torino, Parma e Napoli - ha sottolineato: "La prima partita ha avuto risonanza, poi c'è stato assestamento. Il Como comunque farà sicuramente un ottimo campionato. Nico Paz è veramente interessante. Io spesso faccio una riflessione però: Francesco Totti e Luca Toni sono stati capocannonieri a 38 anni, Edin Džeko torna a 39 anni, Modrić a 40 ... Bellissime storie, ma c'è qualcosa che non funziona. Se uno a 40 anni fa ancora la differenza, secondo me significa che c'è un problema. Io Modrić lo avrei voluto a 20 anni in Italia, come arrivarono Ricardo Kaká, Ronaldo, Andriy Shevchenko".

"Ora siamo abituati a vedere Cristiano Ronaldo arrivare a 37 anni e diventare capocannoniere. Poi ripeto sono esempi bellissimi, ma domandiamoci perché i giovani bravi fanno due partite buone e poi si perdono per la strada", ha chiosato Lucarelli.