Sul Milan, esordio e addio: «È stato uno dei giorni più belli della mia vita, se non il più bello. Ho cercato di vivermi a pieno tutto, godermi ogni momento. Addirittura la curva mi ha fatto anche un coro nel riscaldamento, ci ho messo un po’ di giorni per realizzare tutto. È stata come una seconda casa. Resta un affetto profondo perché sono arrivato che ero un bambino e da rossonero ho vissuto esperienze magnifiche. Non ho alcun rimpianto per come è andata a finire, sono stati anni bellissimi ma credo fosse arrivato il momento di una nuova sfida».
Su Francesco Camarda, suo compagno al Milan: «Io e Cama abbiamo un rapporto bellissimo, quasi di fratellanza perché giochiamo insieme fin da bambini. In campo ci troviamo molto bene insieme perché a me piace fare assist e a lui gol».
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