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Leao: “Stavo per andare all’Inter, pazzesco. Il Milan? Mi ha chiamato Maldini e mi ha detto …”

Milan, Leao: 'Stavo per andare all'Inter, pazzesco. Ma non potevo dire di no a Maldini'
Rafael Leao, attaccante portoghese del Milan attualmente fermo per infortunio, ha rilasciato alcune dichiarazioni molto interessanti al podcast 'Say Less'. Ecco cosa ha detto il numero 10 rossonero, svelando retroscena inediti
Daniele Triolo Redattore 

Rafael Leao, attaccante del Milan attualmente fermo per infortunio, ha rilasciato alcune dichiarazioni al podcast 'Say Less'. Ecco cosa ha detto il numero 10 rossonero.

Leao: "Tra Milan e Inter, Milan cento volte"

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Sul suo arrivo al Milan nel 2019: "Stavo per andare all'Inter, pazzesco. Il direttore sportivo del Lille mi ha detto: 'Rafa stiamo per venderti all'Inter', io ho detto: 'no, ho fatto molto bene questa stagione, voglio stare un'altra stagione per migliorare ancora e aumentare la mia fiducia per la prossima sfida'. Ma lui mi diceva 'no, no, devo venderti, è un'ottima opportunità per te, per noi, sono tanti soldi'. Ma io ho detto Inter no. Passano una, due, tre settimane e torna a parlarmi il direttore sportivo e mi dice: 'Il Milan è interessato a te'. Io ho detto: 'Sì, il Milan sì, se verranno con un'offerta accetterò'. Dopo due giorni è tornato e mi ha detto: 'Hanno portato l'offerta, qualcuno vuole parlarti'. Mi ha passato al telefono Paolo Maldini, non chiamata normale ma videochiamata. Maldini mi ha detto: 'Devi venire, siamo pronti a prenderti'. 'Accetto', ho risposto io, non potevo dire di no".


Sul perché il Milan lo ha convinto: "Da quando ero bambino, Ronaldinho, Ronaldo, Ricardo Kaká, Clarence Seedorf, quei giocatori che vedevi o ne sentivi parlare, erano la storia. Poi sai, 7 Champions League, solo il Real Madrid ne ha di più. Tra Milan e Inter, Milan cento volte".

Sul suo arrivo a Milano: “Quando mi ha chiamato Maldini ero in hotel, perché era in ritiro nella pre-season, in Portogallo. Sono andato a Milano con la mia famiglia, sono stato un mese in hotel. Mi sono reso conto di quanto questo club sia grande quando ho giocato la prima partita in casa. È stato incredibile, lo stadio pieno, ho pensato è veramente pazzesco. Anche quando abbiamo vinto lo Scudetto. È qualcosa che un giocatore deve provare, per capire quanto è importante giocare per il Milan".

"Primo derby emozionante. Orgoglioso di quanto sto facendo al Milan"

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Sul suo primo derby di Milano: “Emozionante. Le strade erano tutte bloccate, vedi tutto rosso, blu, i tifosi che addirittura battono le mani sul pullman, è sempre pazzesco, è come se fosse noi o loro. Anche se durante la stagione facciamo delle brutte partite, anche prima del derby, ma quando inizia la settimana del derby devi essere super concentrato, perché è noi o loro, perché per il resto della stagione parleranno di quella partita”.

Su come si sente ad essere parte della storia del Milan: “È sempre la stessa gioia, con la responsabilità di fare bene, divertirmi, e sono venuto qui per questo, perché non ha senso venire in questo club tanto per venire e andare, quando vai via la gente si deve ricordare cosa ho fatto. Penso di star facendo bene, sono molto orgoglioso e non vedo l’ora di continuare così e ancora di più”.