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Ha poi continuato: "Esco dal riserbo a cui mi sono attenuto finora perché ho visto delle ricostruzioni completamente artefatte. La più grossolana è che Forza Italia sia stata decisiva e che noi non volessimo lo sviluppo della città. Forza Italia è stata certamente decisiva nel rompere l’unità del centrodestra, non lo è stata nell’approvazione della delibera, che è finita 24 a 20. I membri di FI – a sua volta divisa al suo interno – che sono usciti dall’aula sono stati tre. Se la matematica non è un’opinione, sarebbe comunque finita 24 a 23 a favore di Sala. È stato quindi un gesto inutile per quanto riguarda la questione stadio, ma decisivo nel consentire a Sala di rimanere in sella, con riflessi su tutto il piano urbanistico che conosciamo".
Su San Siro: "Quando Moratti, che della vicenda si è occupata tardi e male, dice che sono contente Inter e Milan deve sapere che le società sono contente del nuovo stadio. Ma noi da sempre abbiamo sostenuto l'indispensabilità del nuovo stadio, non era quello lo scontro ma sull'abbattimento di San Siro. Ho persino presentato un piano fatto da architetti sulla possibilità di costruire, anche accanto a San Siro, un altro stadio. Una possibilità che resta in piedi."
"Una volta costruito il nuovo stadio, quando magari ci sarà una nuova giunta che possa garantire i giusti diritti acquisiti dalle società, sarà davvero necessario abbattere San Siro? Chi vivrà vedrà".
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