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Milan, Rabiot dopo il derby: “Vittoria da squadra vera che ci dà tanta fiducia. Spero Maignan resti a lungo”

Redazione
Dopo un derby vinto da vero dominatore del centrocampo, il numero 12 del Milan Adrien Rabiot ha rilasciato un'intervista a 'SportMediaset'. Ecco riportate nel nostro articolo le sue dichiarazioni integrali

Uno dei colpi estivi meglio riusciti nel campionato italiano è sicuramente quello di Adrien Rabiot. Acquistato dal Marsiglia di De Zerbi per meno di 10 milioni di euro, in questa stagione sta dimostrando di essere uno dei centrocampisti più forti e dominanti dell'intera Serie A. L'ha dimostrato anche domenica scorsa, in campo da titolare dopo più di 45 giorni nel suo primo derby della Madonnina, nel quale ha stravinto il duello con il nerazzurro Barella.

"Sono contento e orgoglioso, era una partita importante. Vincere gli scontri diretti è bello, vincere il mio primo derby a San Siro mi rende molto orgoglioso. È una partita molto importante per i tifosi e per la rivalità in città. Questa vittoria ci dà ancora più certezze e fiducia. Negli scontri diretti abbiamo fatto bene in questo inizio stagione, questa vittoria da squadra vera ci dà tanta fiducia" le parole di Rabiot sul derby appena vinto, rilasciate in un'intervista esclusiva a 'SportMediaset'. Di seguito viene riportata l'intervista integrale al centrocampista rossonero.

"Quando sono in campo anche gli altri hanno più fiducia"

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Cosa hai fatto per tornare così pronto dopo l'infortunio? "Ho lavorato bene. A volte ti fermi e all'inizio vai tranquillo, io ho cercato subito di fare tutto il lavoro che potevo fare senza correre. Mi sono sentito bene, pensavo di poter giocare almeno 60 minuti, alla fine ho concluso la partita un po' stanco perché c'era grande intensità, ma mi sono sentito subito bene. In questo tipo di partite c'è l'adrenalina, l'atmosfera e la voglia di vincere che ti spingono un po' di più".

Con te in campo il Milan ha dei numeri impressionati: c'è un Milan con Rabiot che vola e uno senza che incassa gol. Come ti spieghi questo dato? "Non lo so, magari gli altri giocatori in squadra possono avere più fiducia quando sono in campo, è una cosa mentale. Cerco di aiutare molto, di parlare, e questo aiuta anche nei momenti più difficili della partita, ti aiuta a stare lì in campo concentrato. Quando sono in campo cerco di dare continuità, magari anche gli altri si ispirano a questo".


"Cerco sempre dettagli per migliorare"

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Allegri ha detto che sei cambiato da quando ti allenava a Torino: sei d'accordo? Ti senti più maturo? "Sì, finché gioco a calcio cercherò di migliorare ogni anno. Anche l'anno scorso è stato un anno importante per me, avevo fatto molto bene a Marsiglia. Anche a livello di maturità, sono arrivato lì con uno status diverso. Quando arrivo all'allenamento cerco sempre dei dettagli da poter migliorare guardando i video. Sono contento di questo, vedo che ho sempre un po' di margine di miglioramento".

Sabato, con la Lazio, è il momento buono per trovare il primo gol con la maglia del Milan? "Sì, vorrei segnare a San Siro il prima possibile. Segnare il primo gol con la maglia del Milan sarebbe bello. Mi piace fare gol e assist, ma il mio ruolo principale non è questo. Se posso continuare ad aiutare la squadra, non solo con i gol, a me va bene".

Quando eri infortunato Allegri quante volte ti ha chiesto "Come stai? Quando rientri?" "Tre, quattro volte al giorno. Il mister è così. Mi chiedeva questo, ma allo stesso tempo mi diceva di recuperare bene e con calma. Anche quando sei infortunato ti viene a parlare ogni giorno, è lì vicino e questo ti aiuta anche mentalmente a stare concentrato sull'obiettivo".

Le parole sui connazionali Nkunku e Maignan

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C'è un po' di dibattito su Nkunku: tu sei pronto a scommettere che è un talento? "Sì sì, ma l'ho già detto anche in passato. Siamo cresciuti insieme, ci conosciamo bene. Ha delle qualità importanti, credo che si debba adattare al campionato, ma ha la qualità. È arrivato anche fuori forma dal Chelsea: uno come lui, per poter esprimere il suo potenziale, ha bisogno di essere al 100%. Mentalmente sta bene perché lo aiutiamo, lui ha degli obiettivi ed è molto professionale. Sono sicuro che farà bene in questa stagione, deve solo sbloccarsi e fare uno o due gol per avere fiducia, ma da parte della squadra e dell'allenatore ce l'ha".

Speri che Maignan possa rimanere ancora a lungo al Milan? "Sì, ovviamente. È un portiere straordinario, non ce ne sono tanti come lui. Per il Milan è un giocatore determinante, so che a lui piace molto il Milan, è attaccato a questa maglia perché ne abbiamo parlato. Sono discussioni tra lui e il club, ma so che lui ama il Milan e i tifosi sono attaccati a lui. Spero per lui che possa fare quello che gli piace di più. Non so se rimarrà al Milan, ma sta facendo molto bene e può anche continuare a crescere con questa squadra e questo staff".

Sullo scudetto Rabiot non si nasconde

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Cominciate a pensare allo scudetto? "Sempre la stessa domanda. Più passano le settimane e più vediamo che il gruppo ha qualità e mentalità. Cerchiamo di vincere ogni partita, sono degli obiettivi che abbiamo anche tra di noi".

Ha aggiunto poi: "Dobbiamo continuare così, soprattutto con tutti i giocatori disponibili. Anche questa sarà la cosa determinante: se ci mancano dei giocatori diventa difficile, ma finché abbiamo tutti i giocatori sani faremo di tutto per essere in una buona posizione a febbraio o marzo per poi dare una direzione". Ha poi concluso con una battuta, continuando la frase 'Con Adrien Rabiot in campo...', "è tutto più facile".