PIANETAMILAN news milan interviste Dal Chelsea di Sarri al Milan di Allegri: Gotti racconta Loftus-Cheek
INTERVISTE

Dal Chelsea di Sarri al Milan di Allegri: Gotti racconta Loftus-Cheek

Daniele Triolo Redattore 
Luca Gotti, allenatore di molte squadre in Serie A, ha parlato di Ruben Loftus-Cheek, centrocampista del Milan, conosciuto anni fa al Chelsea

Luca Gotti, ex allenatore, in Serie A, di Udinese, Spezia e Lecce, era nello staff di Maurizio Sarri al Chelsea quando - stagione 2018-2019 - ha conosciuto Ruben Loftus-Cheek, attuale centrocampista del Milan. Proprio del centrocampista inglese, classe 1996, Gotti ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola.

Milan, Gotti parla di Loftus-Cheek alla 'rosea'

—  

"Loftus-Cheek? A volte sembrava bastasse premere un interruttore. Si trasformava. A volte serviva solo … un po’ di fiducia", ha esordito Gotti, che ha poi ricordato: "Ruben è un ragazzo particolare. Ma unico nel suo genere. Aveva colpi e giocate da fenomeno vero, ma diciamo che dipendeva da come girava il sole… E da quanto si sentiva forte lui in primis. Però, mi creda, ha caratteristiche che non ho mai più trovato in nessun altro calciatore".

Quali caratteristiche? È presto detto: "Ha un tiro incredibile e tempi di inserimento da top player - il commento di Gotti sull'attuale numero 8 del Milan -. È un giocatore molto verticale, moderno. La cosa che più mi ha impressionato è come diventasse dominante quando sentiva la fiducia dello spogliatoio. Si trasformava". Un ragazzo che, per come si poneva con il prossimo, aveva anche tanti amici all'interno dello spogliatoio di quel Chelsea.

"Sempre sorridente, scherzava con tutti"

—  

"Assolutamente - ha detto Gotti -. Era un punto in più. Ricordo un Ruben sempre sorridente, che scherzava con tutti. Ogni tanto, in spogliatoio, lo mettevano anche in mezzo. Poi aveva una gentilezza incredibile, oltre che un gran senso del rispetto. Le racconto questa: una volta lo incrocio al centro sportivo due ore dopo l’allenamento e gli chiedo “Che ci fai ancora qui?” Era rimasto a due ore a fare foto e firmare autografi con i tifosi. “Ero uno di loro solo qualche anno fa”, mi rispose. Capisce che intendo?".


"Nel 4-3-3 di Sarri i risultati si sono visti eccome"

—  

Analizzando, invece, Loftus-Cheek dal punto di vista tattico, Gotti, da allenatore navigato, ha sottolineato: "Credo sia un giocatore che vada lasciato libero di esprimersi. Ha grandi strappi ed è esplosivo, ma bisogna cercare di non ingabbiarlo eccessivamente. Al Chelsea, per esempio, Sarri curava tanto la fase difensiva ma le mezzali, nel suo 4-3-3, avevano abbastanza libertà di buttarsi negli spazi e puntare la porta. E direi che i risultati si sono visti eccome …".

"È un ragazzo quasi inconsapevole di quanta qualità abbia"

—  

Sul perché, invece, in Italia e al Milan quel Loftus-Cheek potente che lui ricorda si sia visto a sprazzi, il tecnico friulano ha spiegato una cosa importante. "Si riconduce un po’ tutto al discorso di prima, secondo me. Stiamo parlando di un ragazzo sensibile, quasi inconsapevole di quanta qualità abbia. Ci vuole pazienza, fiducia, a volte tatto. E poi non si possono non considerare gli infortuni. Gli è sempre mancata quella continuità che gli avrebbe consentito di fare il salto".

"Lo vedo nel centrocampo del Milan di Allegri"

—  

Ora sarà guidato da Massimiliano Allegri in rossonero: cosa potrebbe dare al suo Milan? Gotti ha evidenziato quanto segue. "Conosco Max da tanti anni, ci lega un bel rapporto. La prima cosa che ho pensato è che Allegri, da calciatore, faceva proprio quel ruolo lì. Quindi sa come si tratta un giocatore del genere. E poi anche come tipo … pure Max era uno che non voleva essere ingabbiato dalla tattica. Un ‘abatino’, mi viene da dire. Ruben è diverso, certo, ha molta più forza e potenza però lo vedo bene nel centrocampo del Milan. E a Lecce abbiamo avuto solo il primo assaggio …".

"Se la continuità lo assiste vedrete il vero Loftus-Cheek"

—  

Dunque, è lecito aspettarsi un Loftus-Cheek maggiormente dominante e in palla rispetto agli ultimi mesi? "Penso che possa essere il suo anno - ha detto Gotti -. Il Milan è in crescita e Ruben con la squadra. Si è anche ripreso la Nazionale dopo un bel precampionato. È partito bene, se stavolta la continuità lo assiste … vedrete il vero Loftus-Cheek. All’ambiente rossonero dico solo di dargli fiducia e coccolarlo, lui ricambierà con prestazioni super".

"Lo vedo ancora un po' indietro in qualcosa: nella concentrazione"

—  

Chiosa dell'ex vice di Sarri al Chelsea su qualche bacchettata per il classe 1996 cresciuto a Cobham. "Se ho qualcosa da rimproverargli? "Sì, il fatto di non essere cresciuto sotto alcuni aspetti. Io le parlo di un Ruben ragazzo, sono passati 6 anni, e lo vedo ancora un po’ indietro in qualcosa. Penso alla concentrazione durante i 90 minuti, la continuità e il poter diventare sempre più concreto. Deve imparare a tenere la luce accesa il più possibile nell’arco della partita. Anche perché poi, quando brilla è un piacere per gli occhi".