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INTERVISTE

Galliani: “L’idea di Allegri al Milan nel 2010 nacque da me. Scudetto? Voglio ricordare…”

Galliani: “L’idea di Allegri al Milan nel 2010 nacque da me. Scudetto? Voglio ricordare…” - immagine 1
In occasione della presentazione del libro “A corto muso” di Alberto Falci, Adriano Galliani ha rilasciato delle dichiarazioni su Allegri: dall'arrivo di Allegri nel 2010 allo scudetto, tutte le sue parole
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

In occasione della presentazione del libro “A corto muso” di Giuseppe Alberto Falci, Adriano Galliani, storico ex dirigente del Milan di Silvio Berlusconi,  è voluto intervenire soffermandosi su Massimiliano Allegri, attuale allenatore del Milan ma con già un'esperienza pregressa dal 2010 al 2014. Ecco, di seguito, le sue parole:

Ex Milan, le parole di Galliani su Allegri

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"L'idea di Allegri al Milan nel 2011? Nacque da me e poi approvata dal presidente. Io proponevo gli allenatori, poi li portavo ad Arcore dove dovevano ottenere la benedizione apolostica del grande presidente, e Allegri la ottenne in 5 secondi e due decimi. E fu il giorno che l'Inter vinse la Champions League contro il Bayern Monaco a Madrid".


Su come l'abbia scelto:

"Credo che un dirigente deve capire quando un allenatore, che aveva portato il Cagliari al nono posto, è adatto o meno"

Com'è cambiato ad oggi:

"Allegri l’ho sempre trovato a tutto mondo, è bravo a gestire lo spogliatoio, i dirigenti e stampa ed è in grado di ricoprire la sua professione. Io lo speravo che venisse al Milan, nulla sapevo, finché un bel giorno Max mi informò"

Se sogna lo scudetto:

"Io sono un tifoso e quindi posso permettermi di sperare. Voglio ricordare che al primo colpo vinse a Sassuolo, al primo colpo ha vinto al Milan, alla Juventus, e questo è un nuovo primo colpo".

Cosa prova quando sente di calciatori/allenatori scelti dall'algoritmo

"Le due cose non sono in contraddizione, penso che servano entrambe. Prima c'erano gli almanacchi Panini (ride, ndr). Non penso siano in contraddizione, ma i soli algoritmi, in un gioco, perché il calcio non è una scienza esatta, ci deve essere una componente che bisogna avere la sensibilità di captare nelle scelte di calciatori ed allenatori. Vanno bene gli algoritmi ma non solo questi".

Su Gattuso: riuscirà ad andare ai Mondiali con l'Italia?

"Ce la fa a portare l'Italia al Mondiale. È un grande motivatore, fantastico. Lui mi ricorda quando l'ho chiesto in una stanza per 9 ore perché voleva andare via per amore del Milan. Sono convinto che questa volta ce la facciamo".