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De Vecchi: “Bartesaghi? Sbagliato fare paragoni con Maldini. Gli auguro una cosa …”

Daniele Triolo Redattore 
Walter De Vecchi, ex centrocampista rossonero ed ex allenatore nelle giovanili del Milan, ha parlato di Davide Bartesaghi, laterale mancino classe 2005 che ben conosce per averlo visto sin da piccolo. Ecco le sue dichiarazioni a 'Radio Rossonera'

Walter De Vecchi, ex centrocampista rossonero nonché ex allenatore nel settore giovanile del Milan, ha parlato di Davide Bartesaghi, laterale mancino classe 2005 che si sta imponendo ora all'attenzione del grande pubblico, in un'intervista in esclusiva a 'Radio Rossonera'.

De Vecchi: "Bartesaghi ha serenità, equilibrio e doti tecniche"

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"Lui e Marco Palestra costituiscono in questo momento la novità più importante come Under 21 italiani come valore di giocatori. Abbiamo bisogno di un ricambio azzurro proprio in quei ruoli e quindi vediamo come andranno le cose. Conosco bene Davide e so qual è la sua estrazione e qual è stata la sua crescita da tardivo. Ha potuto e dovuto sopportare tanti anni senza giocare. Ha cominciato a giocare nell’Under 17 con continuità. In primavera qualche volta gli è stato preferito Álex Jimenez oppure Vittorio Magni a sinistra. È un giocatore che non si è mai perso d’animo, e quindi ha sviluppato caratteristiche mentali importanti. La forza e la velocità a lui sono venute dopo però ha dalla sua una grande serenità e un grande equilibrio, oltre alle doti tecniche. Possiede una grande gestione palla, un mancino educato. Credo che adesso debba solo prendere confidenza e dare continuità giocando, è solo l’inizio".

"Bartesaghi un predestinato? Questo non lo so. Sarà il campo a darci queste linee e a dimostrarlo. Fare paragoni con Paolo Maldini credo sia sbagliato. Non facciamo queste cose, lasciamo che il ragazzo cresca con calma, con equilibrio, con le sue forze e le sue qualità che sono tante. Adesso il calcio è diventato complicato perché gestire i social e i giornali per i ragazzi diventa pesante. Mi auguro che lui ce la faccia e che vada avanti per la sua strada. Il bilancio generale lo si traccia a fine carriera, non dopo un anno. Oltretutto, sono epoche diverse rispetto a Paolo. Per un ragazzo italiano arrivare a giocare in prima squadra dal settore giovani è un enormità, perché ce ne sono pochissimi”, ha concluso De Vecchi su Bartesaghi.