Siamo noi che partiamo appena vediamo qualcosa di buono. Scordiamoci Yildiz, che è il migliore che hanno. Faccio un esempio: Conceicao. Lui ha il flash, sterza, va. Dicono su di lui 'eh però, eh però', ma il primo però è già troppo! Noi ne diciamo quattro o cinque per ogni giocatore così, come Leao. Però se giocasse la palla prima.... Eccetera.
Troppi però! Per non parlare della qualità del centrocampo della Juve. Presi individualmente sono buoni giocatori, ma le velocità di esecuzione e pensiero e la realizzazione di qualità del pensiero lontana dagli standard di alto livello. Locatelli è un buon giocatore, ma non ha regia, non è il Modric che a quarant'anni magari si muove più lentamente, però fa delle giocate che vede tre secondi prima e le realizza tre secondi prima che gli altri le abbiano lette! David? Arriva con una media di un gol ogni due partite in ogni squadra in cui ha giocato, anche con la nazionale canadese, ma non è il giocatore così evoluto che se gli devi far fare tutte le cose ti cambia la faccia, il volto della squadra e ti va a risolvere le partite.
Lui è un giocatore che deve avere sei o sette palle in verticale e poi ti fa un gol ogni due partite. In generale bisogna accettare che questo è il livello di questo momento. Il ricambio che stai facendo in questi anni richiede questo. Poi sei la Juve vuoi cambiare velocemente e non accetti quello che ha fatto il Milan, che per un periodo è arrivato anche quinto o sesto, allora vai a morderti continuamente la coda. Tudor ha portato una mentalità di carattere che aveva lui. Lui è credibile in questo trasferimento di valori, però oggi è mancata anche questa fame, questa cattiveria che invece si era vista nelle altre partite e quella solidità mentale, che non era tecnico-tattica. All'inizio molti sono stati ingannati dai risultati, perché pensavano 'oh cavolo, hai visto come ci è arrivato? Con quattro gol fatti all'Inter, tre al Dortmund, col pareggio raggiunto', e si faceva confusione.
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Se, come oggi, si perde anche il furore agonistico e quella fame di arrivarci non resta nulla. La colpa è a cascata della società e dello staff tecnico. Il Milan ha vinto l'ultimo scudetto con una società straniera, ma c'erano i Maldini, c'erano i dirigenti italiani. L'Inter di questi anni sta costruendo con dirigenti che a livello gerarchico hanno le loro posizioni e non prevaricano, con Marotta presidente, Zanetti vicepresidente e a cascata lo staff tecnico"
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