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Contra ricorda il derby Inter-Milan: “Il mio gol, grande emozione in una partita che non è come le altre”

Contra: 'Derby? Io tifo per il Milan. Partita dall'atmosfera speciale. E per lo Scudetto ...'
Il rumeno Cosmin Contra, ex difensore del Milan nella stagione 2001-2002, ha parlato del derby contro l'Inter del suo passato e di quello di domenica sera a 'San Siro' in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Le sue dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Cosmin Contra, ex terzino destro del Milan nella stagione 2001-2002, fu protagonista nel derby contro l'Inter, in casa dei nerazzurri, disputato il 21 ottobre 2001 e terminato 2-4 per i rossoneri di Fatih Terim con un gran gol e un assist per Filippo Inzaghi. Il rumeno, oggi allenatore dell'Al-Arabi, ha parlato del derby di Milano in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Derby Inter-Milan, i ricordi di Contra alla 'rosea'

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Sul derby Inter-Milan 2-4 del 21 ottobre 2001: «Un primo tempo sofferto e chiuso sotto nel punteggio per 1-0. Poi il mio ingresso in campo con compiti offensivi perché non giocai terzino destro, ma quasi esterno d’attacco con l’obiettivo di fare più cross che potevo: segnammo tre reti in sei minuti e centrammo un grande successo».


Sul suo gol, quello dell'1-2, e se lo ha rivisto qualche volta: «Qualcuna sì (ride, n.d.r.) anche perché non mi è capitato spesso di segnare con il sinistro, io che ero destro naturale. Quella volta, invece, partì un tiro secco che finì all’incrocio dei pali».

Sui festeggiamenti per quella rete, senza maglia, con i compagni che lo inseguivano per festeggiare: «È stata una grande emozione, lo ammetto, anche perché il derby a Milano non è una partita come le altre».

Sull'atmosfera che si viveva nei giorni precedenti a quella partita: «Speciale. A Milanello venivano molti più tifosi e per strada tutti ti ricordavano quanto fosse importante battere i “cugini”. Inevitabilmente sentivi di più la gara».

Sull'esonero di Terim e l'arrivo di Carlo Ancelotti in una stagione avara di soddisfazioni: «Chiudemmo quarti e la stagione successiva giocammo i preliminari di Champions ad agosto: ci qualificammo e poi fui ceduto all’Atlético Madrid».

Sulla sua unica stagione con il Milan: «È stata una bella esperienza e avevamo una squadra con tanti fuoriclasse: Shevchenko, Maldini, Rui Costa, Pirlo, Gattuso, Inzaghi, Albertini .... Se fossi rimasto? Lo so, avrei vinto la Champions nella finale di Manchester contro la Juventus. Il Milan aveva acquistato Cafu e mi era arrivata una proposta da una società come l’Atlético Madrid per tornare in Spagna, in un campionato che conoscevo. A posteriori è facile dire che farei una scelta diversa, ma non si può tornare indietro».

"Scudetto al Milan, Champions all'Inter: anche Chivu firmerebbe"

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Sui contatti tenuti con gli ex compagni nel Milan: «Con alcuni sì. Ultimamente ho sentito Gattuso che sta facendo un buon lavoro con l’Italia. Ha avuto la sfortuna di trovare nel girone una Norvegia super, ma sono convinto che riuscirà a qualificarsi per il Mondiale. È un tecnico bravo, ha delle buone idee e lavora con passione».

Sulla sua Romania come possibile avversaria dell'Italia nei playoff: «Ho visto, ho visto... Su questo non dico niente (ride, n.d.r.)».

Su Cristian Chivu, allenatore dell'Inter e suo connazionale: «Cristi è un amico e gli auguro il meglio. Abbiamo giocato insieme in Nazionale, ci conosciamo da tanto tempo e ci sentiamo. Ha preso l’Inter a giugno, prima del Mondiale per Club, e ha dovuto fare tutto in fretta. L’inizio non è stato semplice, ma ha rimesso a posto la situazione con una bella serie di vittorie e ora è primo in classifica sia in campionato sia in Champions. Meglio di così ...».

Sul derby tra Inter e Milan da Scudetto: «La classifica dice questo e credo che le due milanesi possano lottare per il tricolore fino alla fine. È un po’ che non succede e lo trovo affascinante».

"Allegri ha riportato il Milan in alto, dove merita di stare"

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Sul suo tifo nel derby: «Tifo sempre per le mie ex squadre e dunque per il Milan. Chivu mi perdonerà».

Sul firmare per lo Scudetto al Milan e per la Champions League all'Inter: «Firmo subito, ma credo firmerebbe anche Cristi. Sarebbe contento se finisse così».

Sul derby che si aspetta: «L’Inter è una squadra forte, che è insieme da anni ed è arrivata due volte in finale di Champions. Il Milan ha cambiato parecchio recentemente, ma Allegri si è dimostrato un grande allenatore e i risultati finora ottenuti lo dimostrano: ha riportato il club in alto, dove merita di stare».

Sul favorito per domenica: «L’Inter è davanti in classifica, ma nei derby non ci sono favoriti. Magari i nerazzurri, che giocheranno in casa, avranno più pressioni perché vogliono evitare il sorpasso e perché non battono i rossoneri da cinque incontri».

Su Luka Modrić: «Il valore di Modrić non lo scopro certo io: è un fuoriclasse di quarant’anni che è bello da vedere giocare. Non ha vinto per caso il Pallone d’Oro e sei Champions League: sta aiutando la squadra a fare un salto di qualità e spero la aiuti anche a vincere lo Scudetto».