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MILAN, ITALY - FEBRUARY 15: Robinho of AC Milan celebrates scoring the second goal during the UEFA Champions League round of 16 first leg match between AC Milan and Arsenal FC at Stadio Giuseppe Meazza on February 15, 2012 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Dal Real e Milan al carcere, la parabola di Robinho. L'ex attaccante di Santos Real e Milan sta scontando una pena di ben 9 anni di reclusione dopo la condanna del 2022 per violenza sessuale di gruppo, avvenuta nel lontano 2013. Arrestato nel 2024, il brasiliano ha avuto la possibilità di scontare la pena nel penitenziario di Tremembé, in Brasile.
L'attaccante, ormai 41 enne, ha voluto rilasciare delle dichiarazioni sulla sua vita da detenuto: "È tutto uguale per tutti. Non ho mai mangiato cibo diverso, né ricevuto trattamenti speciali. Quando non lavoriamo, la domenica possiamo giocare a calcio. Faccio ciò che fanno tutti gli altri".
Le visite hanno delle regole: la moglie e i suoi figli possono incontrarlo solo nel fine settimana. Al di fuori delle sbarre, intanto, suo figlio Robson sta seguendo le orme del padre: il giovane ha debuttato nel Santos.
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Robinho, inoltre, ha voluto parlare delle varie indiscrezioni riguardanti dei presunti problemi psicologici: "Non ho mai avuto bisogno di farmaci. Le difficoltà ci sono, ma grazie a Dio sto bene con la testa e affronto tutto come gli altri".
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